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Prince, “Purple Rain”: l’intreccio del successo tra disco e film

Il disco di Prince è stato colonna sonora di una pellicola che ha lasciato un segno musicale
Prince, “Purple Rain”: l’intreccio del successo tra disco e film

Il 25 giugno 1984 Prince pubblica il disco “Purple Rain” (leggi qui l'analisi), il 27 luglio dello stesso anno arriva nelle sale cinematografiche l’omonimo film (di cui viene pubblicata anche la colonna sonora). Si tratta di una pellicola musicale che vede nei ruoli da protagonista il musicista di Minneapolis e l’affascinante Apollonia Kotero, cantante, attrice e modella di origine messicana.

Il film, che riscuote un grande successo commerciale, dal punto di vista prettamente cinematografico non è certo un capolavoro. Prince, al suo esordio, non è un attore eccelso e la storia è molto banale: un intreccio tra amore e rivincita, come visto e rivisto molte altre volte. Ma il fulcro di tutto è la musica, e in particolare le canzoni dell’appena pubblicato “Purple Rain”. 

In sostanza il film spinge in avanti il concetto dei “musicarelli”, pellicole, tipicamente italiane, realizzate prevalentemente negli anni 60 su un’esile storia (quasi sempre d’amore) in cui cantanti di successo erano i protagonisti e dove la sceneggiatura diventava occasione per far ascoltare la canzone di successo del momento, con l’immancabile hit cantata dal protagonista. 

Qui tutto in realtà è un po’ più complesso perché le musiche, pur fedeli all’originale, sono eseguite live, svolgendosi il film in un club di Minneapolis. La storia racconta di The Kid (Prince) e il suo gruppo che si trovano in rivalità con i The Time di Morrison Day, un’altra band (esistita realmente) che si esibisce al club First Avenue nella città natale di Prince. Lo scontro tra i frontman delle due band si estende anche in ambito amoroso. sono entrambi affascinati dalla bella Apollonia, la quale attratta dalle sirene lavorative del “cattivo” Morrison Day (che crea per lei le Apollonia 6, con l’intento di cancellare le esibizioni dei Revolution, la band di The Kid, al club) entra in contrasto affettivo con The Kid, il quale, seguendo il comportamento del padre - un musicista fallito violento contro la moglie e il figlio - la picchia in più occasioni. 

Il caso si sviluppa tra intrecci musicali e orgoglio compositivo, passioni amorose, drammi e violenze familiari (il padre suicida) ed alla fine tutto si sistema, a favore di The Kid/Prince grazie a una canzone, “Purple Rain”, con la quale conquista il pubblico e ritrova l’amata Apollonia. È l’occasione anche per risolvere in armonia la situazione del gruppo con quella canzone che The Kid ammette essere delle due ragazze della band (Wendy e Lisa) con le quali aveva duramente discusso proprio sull’uso di quel brano (non scritto dal leader, colpito nel suo orgoglio).

Il film è diretto da Albert Magnoli, un regista esordiente che in seguito diventerà il manager di Prince, con la sceneggiatura curata dallo stesso Magnoli e William Blinn (autore pluripremiato di serie tv: “Fame - Saranno famosi” e “Starsky & Hutch” su tutte). Trainata dal disco e dalla popolarità di Prince la pellicola si trasformò in un grande successo commerciale. A fronte di una spesa di 7.2 milioni di dollari (che includevano i 100.000 dollari pagati al locale First Avenue che restò chiuso per i 25 giorni delle riprese) “Purple Rain” al botteghino raggiunse la cifra di 70.3 milioni di dollari a livello mondiale, di cui oltre 68 milioni solo negli USA. Il film fu prodotto, sotto pressione di Prince, dal Rob Cavallo, ai tempi manager del musicista, il quale “offrì” Prince a numerose case di produzione senza successo e alla fine si accollò la volontà di Prince di apparire sullo schermo tirando fuori il denaro per realizzare questa pellicola.

Ma non solo. Il film non fu premiato per la sua qualità artistica, ma la colonna sonora sì: tra le tante nomination ha conquistato l’Oscar, in aggiunta ai numerosi premi ottenuti dal disco/colonna sonora. Inoltre nel 2019, il film è stato selezionato dalla Biblioteca del Congresso per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti che raccoglie le opere "culturalmente, storicamente o esteticamente significative".

Dunque se dal punto di vista cinematografico la pellicola non ha una grande forza, dove stanno allora il successo e l’importanza raggiunti da “Purple Rain”? Due sono i fattori vincenti. Il primo sta nella forza del disco che ha fatto da traino al film, ma anche viceversa, creando così un intreccio di cui hanno beneficiato entrambe le produzioni. L’altro, e forse il più significativo, è il fatto che la musica di Prince è presentata dal vivo, permettendo così al mondo di capire la sua essenza sul palco, la sua forza espressiva e il suo carisma in ambito musicale. La carica sexy esplode in più punti (“Computer blue” e “Darling Nikki”), come la forza interpretativa (“Purple Rain” e “When Doves Cry“). Il legame tra black music e la potenza del rock trova anche nel film una sua concretezza, una espressività esplosiva e plastica. Non è un film concerto, ma il rapporto tra il live e la storia (svolgendosi in un club) è fondamentale. 

Ricordiamoci che siamo nel 1984, quando i canali di diffusione del live erano minori rispetto al presente, e quindi una pellicola con un tale taglio ha contribuito sicuramente alla costruzione del mito di Prince Rogers Nelson

Nel film c’è forte il legame con alcuni degli idoli e “competitor” di Prince. In più occasioni fa la sua apparizione (anche e soprattutto, durante le esibizioni dei The Times - il gruppo “rivale” del locale) lo stile di James Brown, mentre in altri momenti l’artista di Minneapolis si mette in competizione con le mosse di Michael Jackson, pur restando sempre originale, con il suo stile inequivocabile. Inoltre nel film “Purple Rain” c’è quell’immagine sexy che accompagna Prince soprattutto, ma non solo, durante le esibizioni live e aleggia per tutta la durata della pellicola.

Un’operazione un po’ “improvvisata”, cresciuta senza grandi professionalità, voluta per uno sfizio del protagonista, evidentemente andata per tutti oltre ogni aspettativa… ma forse non per quella di Prince.

Nel 1990 Prince realizza (anche come regista) un sequel di “Purple Rain” dal titolo “Graffiti Bridge”. Il film, tuttavia, non ottiene lo stesso effetto del precedente. Accompagnato dall’uscita della omonima colonna sonora (al primo posto in classifica in Uk) l’opera vede ancora protagonisti Prince e i The Times sempre impegnati nella loro rivalità guidati da The Kid e Morrison Day. 

Ben diversi i premi a cui ha concorso “Graffiti Bridge” che è stato candidato a cinque Golden Raspberry Awards, tra cui Peggior film, Peggior attore (Prince), Peggior regista (Prince), Peggior sceneggiatura (Prince) e Peggior nuova stella (Ingrid Chavez la protagonista femminile della pellicola).

Curiosità

Per festeggiare i 40 anni del film “Purple Rain”, Airbnb offre la possibilità di trascorrere una notte nella camera da letto della casa del protagonista The Kid, ascoltare i brani di Prince e partecipare a un tour privato dell’immobile, dove si potranno ammirare gli oggetti personali del musicista. 

L’iniziativa è nata da Wendy Melvoin e Lisa Coleman, altri due membri della band The Revolution, nell'ambito dell'iniziativa Icons di Airbnb, voluta per offrire "esperienze straordinarie legate ai più grandi nomi della musica, del cinema, della televisione, dell'arte, dello sport e altro ancora". È possibile prenotare il soggiorno da agosto in avanti.

Nelle celebrazioni del 40ennale c’è anche l’esposizione fino al 27 luglio al Minnesota History Center, nel centro di Saint Paul, dell’inconfondibile cappotto viola che Prince indossava durante l'esecuzione della traccia principale della pellicola.

Infine nel 2025 sarà in scena l'adattamento teatrale di "Purple Rain", con la prima mondiale allo State Theatre di Minneapolis.

Tracce contenute nella colonna sonora di “Purple Rain” 

Let's Go Crazy – Prince and the Revolution
Jungle Love – The Time
Take Me with U – Prince and the Revolution featuring Apollonia
Modernaire – Dez Dickerson and the Modernaires
The Beautiful Ones – Prince and the Revolution
When Doves Cry – Prince
Computer Blue – Prince and the Revolution
Darling Nikki – Prince and the Revolution
Sex Shooter – Apollonia 6
The Bird – The Time
Purple Rain – Prince and the Revolution
I Would Die 4 U – Prince and the Revolution
Baby I'm a Star – Prince and the Revolution

 

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