Tramite i propri account social ufficiali i Massive Attack hanno annunciato la cancellazione di un loro concerto previsto per il prossimo 28 luglio alla Black Sea Arena di Batumi, la seconda città più grande della Georgia: come riferito dalla stessa band, la decisione è stata presa per protestare contro il governo di Tbilisi, da settimane oggetto di contestazioni da parte della cittadinanza locale per via di una legge sugli “agenti stranieri” (testo che impone alle entità non governative i cui fondi provengono per oltre il 20% dall’estero di registrarsi come realtà dipendenti da potenze straniere) che secondo una parte dell’opinione pubblica avvicinerebbe il paese alla Russia, allontanandolo dall’Europa.
“In questo momento, esibirci nell’arena di proprietà dello stato potrebbe sembrare un endorsement alla repressione violenta delle proteste pacifiche della società civile”, hanno spiegato i Massive Attack: “Picchiare, arrestare e minacciare manifestanti pacifici, attivisti, insieme a leggi che minacciano la società civile e negano i diritti alla comunità LGBTI, vanno contro a tutto quello che rappresentiamo. Siamo solidali con i manifestanti pacifici della Georgia che sfidano la violenza delle autorità, e sentono che le loro voci debbano essere ascoltate per tenere la loro battaglia sotto i riflettori della comunità internazionale”.