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Maya Hawke si è taylorswiftizzata

Swiftie dichiarata, in "Chaos angel", uscito oggi, la star di Stranger Things guarda alla sua icona.
Maya Hawke si è taylorswiftizzata

Che fosse una swiftie, così come si chiamano i fan di Taylor Swift, lo aveva rivelato lei stessa qualche anno fa, raccontando di come fosse riuscita a far diventare uno swiftie anche suo papà Ethan Hawke. Citando “Ours”, una delle tracce di “Speak now”, come una delle sue canzoni preferite in assoluto del repertorio della popstar statunitense, Maya Hawke aveva raccontato: “Quella è stata la prima canzone di Taylor Swift che gli ho suonato alla chitarra. Mi ha chiesto: ‘Chi l’ha scritta?’. Gli ho risposto: ‘Taylor Swift, naturalmente’. Mi ha detto che pensava fosse davvero una bella canzone e io mi sono detta: ‘Sono riuscita a far scoprire a mio padre qualcosa che non conosceva e che gli piace e che piace anche a me’”. Ma se fino ad oggi la stellina di “Stranger Things” era stata brava a tenere a distanza l’influenza della collega (e beniamina), nel nuovo album “Chaos angel", uscito oggi, non si è fatta problemi a rendere in qualche modo esplicito il debito artistico che ha contratto nei confronti della superstar. L’album arriva a quattro anni dal bellissimo “Blush”, l’esordio del 2020 che aveva fatto capire che oltre il personaggio della maldestra e ironica Robin Buckley c’era molto di più, e a due da “Moss”. Maya ha lavorato alle sue nuove canzoni insieme a Christian Lee Hutson, tra i protagonisti indiscussi del circuito indie folk statunitense contemporaneo, che le aveva già dato qualche suggerimento nel precedente “Moss”: “Chaos angel” è praticamente il suo “Folklore”, in cui arrangiamenti acustici e atmosfere fiabesche impreziosiscono le grandi melodie delle canzoni.

All’inizio si poteva pensare che la musica fosse solamente un divertissement per Maya Hawke, una sorta di side-project parallelo alla carriera da attrice della figlia di Uma Thurman e di Ethan Hawke. Col tempo, invece, Maya ha dimostrato che questo non è il suo piano b: è una carriera, quella da cantautrice, che la 25enne artista newyorkes prende tanto seriamente quanto quella da attrice. A proposito: l’anno prossimo non la rivedremo solo nella quinta - ed ultima - stagione di “Stranger things”, le cui riprese si stanno svolgendo da qualche settimana. Maya Hawke sarà anche la protagonista di “Revolver”, un film su una fan ossessionata dei Beatles (nel cast c’è anche suo papà) e di “Wilder & Me”, su una giovane musicista degli Anni ’70 che inizia a lavorare con il grande regista Billy Wilder. Il 19 giugno, invece, uscirà nelle sale “Inside out 2” e nella versione originale in inglese presta la voce al personaggio dell’Ansia.

Le due carriere procedono parallele, nella testa di Maya Hawke. Lo testimonia il fatto che il lavoro come doppiatrice di “Inside out 2” e il nuovo album “Chaos angel” sono due esperienze legate tra loro a doppio filo: “Sono stata davvero grata di aver impersonato un personaggio che sento davvero di avere nella mia testa - racconta lei in un'intervista all'edizione statunitense di Vanity Fair - scommetto che tante persone si sentono come me. Per certi versi, l’ansia è per me l’angelo del caos”. “Chaos angel” contiene dieci brani e dentro c’è anche un cameo a sorpresa, che proviene direttamente dal sottosopra, per citare “Stranger Things”: è quello di Sadie Sink, che nella serie Netflix ideata dai Duffer Brothers interpreta il personaggio di Max Mayfield, tra i più amati dai fan. È sua la voce che recita alcuni versi di “Black ice”, il brano che apre l’album.

Il disco è una sorta di diario sulle cui pagine Maya Hawke ha appuntato pensieri e riflessioni che rispecchiano gli alti e i bassi dei suoi vent’anni: “Finora, ogni disco che ho realizzato è stato un album di formazione. Mi chiedo quando smetterò di sembrare sempre pronta a diventare maggiorenne”, scherza lei.

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