Amsterdam, fermata Nicki Minaj

La cantante fermata trovata in possesso di marijuana all’aeroporto: salta la data a Londra

Nella giornata di ieri, sabato 25 maggio, Nicki Minaj è stata tratta in stato di fermo all’aeroporto di Schiphol, ad Amsterdam, perché trovata in possesso di marijuana al momento dell’imbarco su un volo diretto nel Regno Unito: secondo quanto riferito dalle autorità doganali del paese, alla quarantunenne cantante è stato contestato il reato di esportazione di droghe leggere. L’artista è stata lasciata libera di continuare il proprio viaggio dopo le procedure di identificazione e il pagamento di una sanzione. Il “fuori programma” ha impedito alla voce di "Everybody" di esibirsi, in serata, a Manchester, dove era in programma una delle tappe del tour che passerà anche dall’Italia il prossimo 3 luglio.

Sui propri canali social Minaj ha sostenuto di essere stata detenuta in una cella per “5 o 6 ore”, negando ogni addebito - la sostanza, secondo la sua versione, sarebbe stata di proprietà di uno dei membri del suo staff - e accusando entità non meglio identificate di voler sabotare le sue attività dal vivo.

“Hanno pagato un mucchio di soldi per cercare di sabotare il mio tour”, ha spiegato Minaj su Twitter: “Ci sono un sacco di persone arrabbiate con me, perché ho successo e loro non possono arricchirsi alle mie spalle. Gente che rubava dei soldi in occasione dei miei viaggi. Li ho beccati e li ho licenziati, e loro sono impazziti”.

“Così sono riusciti a boicottarmi, questa sera”, ha fatto sapere l’artista ai fan di Manchester, che potranno presto recuperare la data cancellata all’ultimo momento: “Ma sono riuscita a beccarli e a registrarli in tempo reale. Ho moltissime prove video. Non ci credereste. Comunque, farò in modo che se ne occupino gli avvocati e Dio. Vi prego di accettare le mie scuse più sincere”.

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