Nel 2024 ricorre il cinquantenario del Club Tenco, la maggiore iniziativa italiana dedicata alla canzone d’autore, di cui Rockol è partner ufficiale. In un percorso di avvicinamento all’edizione di quest’anno, ne celebriamo la storia in dieci puntate attingendo dal suo storico archivio.
Quella del 1981 fu l’ottava edizione del Premio Tenco, nato da un’idea di Amilcare Rambaldi. Quell’anno i premi Tenco furono attribuiti a Chico Buarque de Hollanda e Ornella Vanoni, e il premio per l’operatore culturale a Giorgio Calabrese, come si può approfondire in modo esaustivo sul numero originale del 1981 de “Il Cantautore”, la monografia annuale curata e pubblicata dal Club Tenco.
Ornella Vanoni nasce a Milano il 22 settembre 1934. Figlia di un industriale farmaceutico, dopo gli studi in Svizzera si avvicina al mondo dello spettacolo: nel 1953, s’iscrive all’Accademia d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro e Giorgio Strehler le propone di cantare negl’intervalli de "I Giacobini" di Zardi tre canzoni, che fruttano apprezzamenti di pubblico e critica.
Alla fine degli anni cinquanta, sempre come attrice nella scuola del Piccolo Teatro interpreta alcuni brani di Brecht e le cosiddette canzoni della Mala, pezzi come "Ma...mi...", "Le mantellate", "Canto di carcerati calabresi" con le quali trova i primi successi.
Nel 1958, è la prima artista ad incidere un 45 giri per la neonata etichetta Ricordi. La casa discografica ha sotto contratto tutta la nuova generazione dei cantautori, tra i quali quel Gino Paoli - al quale è pure legata sentimentalmente - che le offre "Senza fine" (uno dei suoi cavalli di battaglia), "Anche se", "Che cosa c'è", "Me in tutto il mondo" . Nel suo repertorio trovano inoltre posto, tra gli altri, i successi di Domenico Modugno, Burt Bacharach, Charles Aznavour e Gilbert Becaud.
La Vanoni partecipa alla trasmissione televisiva "Canzonissima", a svariate competizioni (nel ‘64, con "Tu si’ ‘na cosa grande" vince il Festival di Napoli in coppia con Domenico Modugno), recita in teatro e tenta la commedia musicale col "Rugantino" di Garinei&Giovannini, accanto ad Aldo Fabrizi e Nino Manfredi.
La sua attività canora continua con una serie di hit come "Abbracciami forte", "La musica è finita", "Tristezza", che la proiettano ai vertici delle classifiche. Nel 1968 e 1969 realizza due dischi particolarmente importanti, intitolati "AI MIEI AMICI CANTAUTORI", dove canta Paoli, Tenco, la canzone napoletana, la canzone francese.
Gli anni Settanta sono caratterizzati da grandi successi televisivi e di mercato. In questo periodo canzoni come “L'appuntamento” e “Domani è un altro giorno” caratterizzano un decennio di grandi soddisfazioni in termini di vendite che portano la Vanoni a riscuotere successo anche all'estero. È del 1976 l’album LA VOGLIA, LA PAZZIA, L'INCOSCIENZA, L'ALLEGRIA che vede tra le collaborazioni Toquinho e Vinicius De Morales. Nel 1981 pubblica DUEMILATRECENTOUNO PAROLE e le viene attribuito il Premio Tenco.
(qui la biografia completa di Ornella Vanoni)
Il Premio Tenco 2024 avrà luogo dal 17 al 19 ottobre Rimani aggiornato seguendo il sito ufficiale della manifestazione.
Foto: Club Tenco (Roberto Coggiola)