Il negozio digitale della Apple apre in Australia ma, almeno per il momento, senza artisti Sony BMG (Bruce Springsteen, Celine Dion, Avril Lavigne, Shakira, Eros Ramazzotti ecc.) nel catalogo che conta oltre un milione di brani digitali. La major capitanata da Andrew Lack è la più irremovibile nella guerra dei prezzi che sta opponendo l’industria discografica a Steve Jobs (vedi News): quest’ultimo non ha intenzione di recedere dalla sua linea di condotta (tutte le canzoni in vendita allo stesso prezzo: 1,69 dollari australiani, nel caso specifico), mentre le etichette premono per un regime più flessibile che consentirebbe di richiedere cifre superiori allo standard per le novità e inferiori per i pezzi di catalogo o di “nicchia”.
Il vice presidente di iTunes, Eddie Cue, assicura che con Sony BMG le trattative sono ancora in corso e che non si è arrivati a una rottura definitiva: ma intanto è proprio a causa delle difficoltà di trovare un punto di accordo con l’intera industria che il negozio digitale australiano va in rete solo ora, con notevole ritardo sui tempi programmati.
Il vice presidente di iTunes, Eddie Cue, assicura che con Sony BMG le trattative sono ancora in corso e che non si è arrivati a una rottura definitiva: ma intanto è proprio a causa delle difficoltà di trovare un punto di accordo con l’intera industria che il negozio digitale australiano va in rete solo ora, con notevole ritardo sui tempi programmati.
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