St. Vincent, un'altra anticipazione del nuovo disco: ecco "Flea"

No, non è un omaggio al bassista dei Red Hot. E sì, alla batteria c'è sempre Dave Grohl.

Quando manca poco meno di un mese dall'uscita di "All Born Screaming", il nuovo album di St. Vincent, il primo in tre anni, l'acclamata rockeuse offre un'altra anticipazione dell'ideale successore di "Daddy's home". Dopo il singolo "Broken man", ora è la volta di "Flea". Non lasciatevi ingannare dal titolo: non è un omaggio al bassista dei Red Hot Chili Peppers. "Flea" in inglese significa "pulce" e nel primo verso del brano St. Vincent canta: "I'm just like a hungry little flea", "Sono solo come una piccola pulce affamata". Alla batteria c'è di nuovo Dave Grohl, già coinvolto in "Broken man". 

St. Vincent ha definito il nuovo album "più scuro e più hard" rispetto al precedente e ha descritto il sound delle nuove canzoni come "urgente e psicotico". La musicista ha prodotto l'album e lo ha registrato tra il suo Compound Fracture Studio di Los Angeles, i leggendari Electric Lady di New York (frequentati in passato da Jimi Hendrix, Rolling Stones, Led Zeppelin, Stevie Wonder, David Bowie) e l'Electrical Audio di Steve Albini a Chicago:

Dovevo andare in profondità per trovare il mio vocabolario sonico. Mi piace pensare al disco come a un album pop post-peste, parla molto di paradiso e inferno, in senso metaforico. Il che è appropriato, perché stare seduti da soli in uno studio per così tante ore direi che è una versione dell’inferno. Ci sono un sacco di chitarre, sintetizzatori analogici anni '70 e '80. La posta in gioco è alta.

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