“Bayna” di Ghali è una canzone da scoprire e riscoprire

Da “Sensazione Ultra” al palco di Sanremo, il brano racconta la multiculturalità del rapper.

Ghali ha cantato in arabo sul palco dell’Ariston. Lo ha fatto nella serata della cover con un medley tra “Bayna”, pezzo tratto dal disco “Sensazione Ultra” del 2022, “Cara Italia” e “L’italiano” di Toto Cutugno. Un mix di lingue e stili per un racconto personale che lo caratterizza in modo profondo e che infatti è rimasto nel cuore e nella mente di milioni di italiani. Quella fotografata dal rapper di Baggio, che non a caso ha scelto come punto di partenza proprio “Bayna”, canzone in cui l’italiano e l’arabo si fondono, è un’Italia che deve svegliarsi dal torpore e abbracciare le differenze. Anche il suo appello dello “stop al genocidio”, lanciato attraverso il suo amico alieno Rich Ciolino, simbolo del pezzo “Casa Mia”, ovviamente rientra nella sfera valoriale di pace e fratellanza che ha voluto trasmettere l’artista. Il fatto che quella frase abbia generato alcune polemiche, tanto da chiedere perfino “un daspo per gli artisti che si espongono in tv”, una sorta di distopia per quella che dovrebbe essere una democrazia, dimostra quanto i temi sollevati da Ghali siano tutt’altro che scontati.

“Bayna”, dopo quella performance, è tornata in testa tra le canzoni più amate e ascoltate del rapper. Prodotto da Ratchopper, produttore che lo ha accompagnato nella Città dei Fiori per il medley, “Bayna”, in arabo “vederci chiaro”, è il brano d’apertura del suo album “Sensazione Ultra” e ha ispirato il nome della rescue boat donata dall’artista a Mediterranea Saving Humans. Operativa dallo scorso marzo, l’imbarcazione a novembre 2023 ha contribuito a mettere in salvo 227 vite umane nel Mediterraneo, tra cui un bimbo di due mesi, il più piccolo mai salvato. La traduzione della prima parte del pezzo, quella in arabo, recita: “La tristezza potrebbe aver preso il sopravvento su di me, il tempo è passato. Pensavi che la tua freddezza sarebbe stata eterna. Hai iniziato a incolparmi, con l'anima della mia ombra ho volato alto. Anche se le nuvole erano cupe. Anche se sono stato sfortunato. Guardando negli occhi le persone che hanno tradito, non lo dimenticherò. Ma le mie intenzioni erano sempre buone. Dimmi solo che non lo sapevo. E i miei occhi non vedevano un percorso chiaro”. Per poi arrivare alla parte finale, quella in italiano in cui c’è la frase più emotivamente forte: “Non c'è figlio che non sbaglia, no. Tu sogni l'America io l'Italia. La nuova Italia”.

Ghali, dopo averla cantata al Festival, l’ha anche riproposta a “Che tempo che fa”, ospite di Fabio Fazio, contribuendone ancora di più alla diffusione. Appena spenti i riflettori sul palco dell’Ariston, dove ha portato il brano “Casa Mia”, uno dei più interessanti di questa ultima edizione, l’artista ha continuato a macinare numeri e a fissare live importanti. La data al Forum di Assago del 29 ottobre è completamente sold out e così Ghali ha raddoppiato annunciando il secondo concerto milanese in programma al Forum lunedì 28 ottobre, oltre ad altri appuntamenti nei palazzetti italiani. C’è da scommetterci: “Bayna” troverà spazio nelle scalette di questi live. E Ghali riuscirà ancora nel miracolo: far cantare in arabo e in italiano, tutti insieme, migliaia di ragazzi.

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