Santi Francesi: "Fare 'Hallejuah' a Sanremo? Una pazzia"...

In gara con "L'amore in bocca", il duo ha portato al Festival la cover di Cohen con Skin: video

Due anni dopo aver vinto X Factor, i Santi Francesi arrivano in gara alla settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo con il brano “L’amore in bocca”, dopo essersi piazzati nella triade dei selezionati da Sanremo Giovani con "Occhi tristi".

Ospiti della Rockol Lounge, presso la sede del Club Tenco, Alessandro De Santis e Mario Lorenzo raccontano il loro Festival e, oltre ai progetti futuri, spiegano com’è nata l’idea di cantare “Hallelujah” insieme a Skin nella serata delle cover e dei duetti di venerdì (qui le nostre pagelle).

Mentre l'idea di reintepretare il brano di Leonard Cohen è nata da un'idea improvvisa di Alessandro, il duetto con la frontwoman degli Skunk Anansie è nato casualmente. "Non sapevamo chi potesse fare con noi questa pazzia di rileggere 'Hallelujah' e l'idea di provare a contattare Skin è venuta ad Ale, una proposta totalmente a caso, ma tempo perso", spiega Mario: "Alla fine abbiamo trovato il suo contatto, lei ha sentito la nostra versione ed rimasta entusiasta del nostro arrangiamento e ha accettato". Il duo ha raccontato di voler "desacralizzare" la canzone, ispirandosi alla versione di Rufus Wainwright, che venne incisa per la colonna sonora di "Shrek" (anche se nel film poi compare la versione di John Cale). E a proposito di cose sacre, il duo ha annunciato  due concerti intitolati "L’amore torna - Piccole liturgie musicali", che si svolgeranno a marzo  in due chiese sconsacrate: il 15 marzo a Milano alla Chiesa di San Vittore e 40 Martiri e il 20 marzo a Napoli alla Chiesa San Giuseppe Le Scalze

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