Hard-Fi, da portavoce di una generazione alla fregatura di una vita

I britannici Hard-Fi, definiti “portavoce di una generazione” da un numero del New Musical Express dello scorso settembre, e dei quali Rockol aveva riportato il 31 maggio, hanno ricevuto la fregatura di una vita: la maggior parte della loro attrezzatura, strumenti compresi, è andata distrutta o smarrita al ritorno in Gran Bretagna dalla Francia. Il gruppo è ugualmente riuscito ad aprire il tour del Regno Unito (14 ottobre, Bristol), ma ha dovuto chiedere in prestito praticamente tutto. Il cantante Richard Archer ha spiegato che l’attrezzatura è andata perduta per colpa della linea aerea sulla quale avevano viaggiato. “Metà roba non si trova, mentre l’altra metà è arrivata a pezzi”, ha riferito Archer.

In soli sei mesi gli Hard-Fi sono passati dalla registrazione del loro primo album, avvenuta su un computer di seconda mano in un ex deposito di taxi, alla Top 10 britannica: il CD, "Stars of CCTV", è infatti entrato in chart al numero 6.
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