Come farà Baby Gang a salire sul palco del suo primo Forum?
Baby Gang ha annunciato il suo primo Forum di Milano: si esibirà il 6 maggio 2024, il live è intitolato “La fine del mondo”. All’annuncio del rapper in molti, fan e non, si sono chiesti: ma come farà a presenziare alla performance dopo essere stato condannato? Alcuni, a leggere i commenti, hanno addirittura pensato che quella svelata sia in realtà un’esibizione in streaming. Non è così. Zaccaria Mouhib, questo il suo vero nome, è stato condannato a 5 anni e 2 mesi di reclusione per una sparatoria, in primo grado. Al momento non è in carcere, ma ha l'obbligo di dimora in attesa del processo di appello, come ci comunicano dal suo ufficio stampa. Per salire sul palco del Forum, come già accaduto quando ha cantato con Lazza all’Ippodromo di Milano lo scorso settembre, può chiedere ai giudici un permesso finalizzato a svolgere la sua professione in attesa della nuova sentenza. E chissà che non lo chieda anche per partecipare al Festival dl Sanremo a bordo della "nave urban" voluta da Amadeus: il direttore artistico lo ha cercato.
Baby Gang, al momento, è il rapper italiano più ascoltato all’estero su Spotify, con più di 1,5 miliardi di stream complessivi. Quello al Forum sarà il suo primo vero grande show. La sua musica, in un abbraccio tra lingue e stili che trasudano hip hop al di là di una tecnica pulita, è uno dei mezzi più efficaci per aprire gli occhi e accorgersi non solo del talento innegabile di uno dei più interessanti fenomeni dell’urban attuale, ma anche per ascoltare la voce di quella “seconda generazione” figlia di migranti e mix culturali, spesso ai margini della società, che dà il titolo al brano "Seconda generazione". Una voce scomoda che racconta gli alti e i bassi della propria condizione e che andrebbe, consapevoli di alcuni aspetti non sempre digeribili, ascoltata.
Marracash, nel suo Marrageddon di Milano, in cui a un certo punto Baby Gang è comparso in video spiegando quanto la vita di strada possa essere una trappola, davanti a 80mila persone ha sottolineato: “Spero che risolva i suoi problemi giudiziari, non giudicate la vita delle persone, non è tutto bianco o nero”. Fatta questa premessa, lontani dai giudizi morali, quello che ci interessa, su Rockol, è la musica: Baby Gang, come rapper, è uno dei più forti di nuova generazione e, al netto alla limitazione dell'obbligo di dimora in cui si trova e delle difficoltà evidenti nel realizzare musica a causa della sua situazione, continua a lasciare in qualche modo il segno. Qui potete leggere un’intervista a don Claudio Burgio, presidente della comunità Kayrós su rap, educazione e disagio giovanile. Don Claudio ha avuto Baby Gang nella sua comunità, lo conosce in modo profondo e ne racconta diversi aspetti.