Jethro Tull: "Il flauto è uno strumento heavy metal"
Quando nel 1989 venne istituito il primo Grammy "Hard Rock/Metal Performance", erano quasi tutti convinti che se lo sarebbero aggiudicato i Metallica, ma la storia andò in un altro modo. A portarsi a casa l'onorificenza furono, a sorpresa, i Jethro Tull, una band che aveva poco a che fare con il metal e che aveva quale simbolo il flauto suonato dal frontman Ian Anderson. I fan del genere musicale si indispettirono molto per l'accaduto. Per sdrammatizzare e scherzarci sopra l'etichetta discografica dei Jethro Tull al tempo pubblicò su Billboard un annuncio che strillava: "Il flauto è uno strumento heavy metal".
In una recente intervista con VRP Rocks, all'ex chitarrista della band britannica Martin Barre è stato chiesto perché loro non fossero presenti alla cerimonia di consegna dei Grammy a ricevere il premio. Questa la risposta molto dispiaciuta del 76enne musicista: "Beh, la casa discografica non pensava che l'avremmo preso. Dissero che non avevamo alcuna possibilità. Dissero: 'Non andate.' Io volevo davvero andarci. Anche da perdente, volevo essere lì. Quindi devo dire che è stato un loro errore e una loro mancanza di fiducia nella band. Ma sì, che peccato, perché forse il momento più grande di sempre nella mia carriera e forse anche quella di Ian e degli altri, era andato perduto per sempre."
A proposito di quel Grammy, nel maggio scorso durante un'intervista concessa alla stazione radio WRIF di Detroit, al frontman dei Jethro Tull Ian Anderson è stato chiesto dove tiene il suo Grammy. Lui ha risposto con il proverbiale disincanto: "Mio figlio l'ha trovato qualche anno fa. Era scomparso per circa 20 anni, poi lui ci si è imbattuto. È venuto da me dicendo: 'Cos'è questo?' E io: 'E' il Grammy. Dove l'hai trovato?' Lui: 'Oh, era in una delle camere da letto al piano di sopra, in un armadio da qualche parte'. Poiché non l'ho visto pubblicizzato su eBay, devo supporre che lo abbia effettivamente rimesso nell'armadio da cui proveniva. Ma da allora non l'ho più rivisto. Non sono andato a cercarlo."
Riguardo al motivo per cui non espone il suo Grammy Award a casa sua, Ian ha spiegato: "Non denigro oppure sono negativo sui riconoscimenti. È molto bello avere persone che apprezzano il tuo lavoro, specialmente quando si tratta dei cinquemila membri votanti del National Academy of Recording Arts And Sciences. Ma non è qualcosa con cui mi diletto. Non sono un cacciatore di trofei. A casa mia non trovi i Grammy esposti o gli album d'oro appesi al muro o la testa di un alce a cui ho sparato con un fucile di grosso calibro. Semplicemente non sono quel genere di persona."