Addio a Delfina Cribiori

Aveva lavorato nella discografia per molti anni

E' con sincero dolore che annunciamo la scomparsa di Delfina Cribiori, avvenuta oggi 21 settembre. Aveva da poco compiuto 70 anni. Lascia il figlio Aaron.
Dopo gli inizi in Edilnord, aveva lavorato in Mediaset, poi era stata ufficio stampa e promozione di RTI/S4, di Sugar e Sony Music, per poi, una decina d'anni fa, andare in pensione .

I funerali si terranno lunedì 25 alle ore 15 presso la parrocchia di San Giacomo e Filippo, in Piazza della Libertà 2, a Cornaredo (Milano).

Delfina è stata una rappresentante di quella categoria e generazione di uffici stampa che tanto rimpiango. Beneducata, gentile, servizievole senza essere servile nel rapporto con noi giornalisti, sempre generosamente dalla parte degli artisti che rappresentava, ma al tempo stesso equilibrata nel mediare fra le loro e le nostre esigenze, per molti anni è stata il mio tramite nella preparazione dei comunicati stampa degli album di Mina, e ha sempre svolto questo delicato incarico con grande attenzione e discrezione. L'ho stimata e le ho voluto bene: mi mancherà. (fz)

Pubblichiamo qui di seguito l’articolo uscito sulla rivista del Mina Fan Club quando Delfina Cribiori andò in pensione.

DELFINALMENTE LIBERA

Delfina Cribiori è una signora che da anni si danna l’anima, per colpa del suo mestieraccio, cercando di non farsi mettere troppo i piedi in testa da artisti e produttori da una parte, dai giornalisti dall’altra (e sono, tutte e tre, vil razze dannate, credete a uno che di questi mestieri ne ha fatti e ne fa due su tre)…” ( Franco Zanetti, direttore di Rockol.it, da E’ proprio così, son io che scrivo, fanzine numero 70)

Per circa un quindicennio – da quando, cioè, la PDU fu ceduta alla RTI Music per poi passare in toto, dopo la breve stagione intermedia nelle file della S4 di Roberto Magrini, sotto le potenti ali della Sony Music – Delfina ha avuto il difficile ma entusiasmante compito di curare l’Ufficio Stampa di Mina. È toccato a lei, da Napoli in poi, in sinergia con Massimiliano Pani e Michele Di Lernia – fin dagli anni EMI carismatico responsabile della Comunicazione di Casa Mazzini – pianificare strategie promozionali, diffondere strilli d’agenzia, organizzare sfibranti sedute di ascolto con giornalisti spesso curiosi di tutto fuorché dei contenuti del disco, inviare alle radio i nuovi singoli, concordare con grandi e piccoli TG le messe in onda delle varie anteprime e fungere, insomma, da seràfico parafulmine nei non facili rapporti tra i media e la più inafferrabile delle Star. Per non parlare dell’incombenza più gravosa e ingrata di tutte: aggirare le trappole mortali del più irriducibile, invadente e petulante fan club che il sottosuolo della musica leggera italiana abbia mai prodotto: il nostro. Da questo punto di vista, Delfina ha sempre fatto il paio con la sua omologa di casa PDU: la soave, incorruttibile, leggendaria Catherine Laczko. Capacissime, l’una e l’altra, di conversare amabilmente al telefono per interi quarti d’ora, rispondendo senza apparenti rémore a ogni tua domanda-trabocchetto ma, in realtà, lasciandoti – a chiamata conclusa – con la dolceamara certezza di non aver cavato dal buco un ragnetto che fosse uno. Ma le granitiche doti di discrezione non hanno impedito a Delfina, come del resto a Catherine, di rendersi protagonista di piccoli grandi gesti di amicizia e di generosità nei nostri confronti. Come quando, nei giorni convulsi del Nessun dorma sanremese di Mina, stanca morta dopo una tesa conferenza stampa con i cronisti indispettiti per la mancata presenza “fisica” della Tigre sul palco festivaliero, lei trovò tempo e fiato per una telefonata in cui mi annunciava di essere riuscita a tenere da parte per il Club alcune delle graziose  pen drive distribuite ai giornalisti con foto, credits e note stampa di Sulla tua bocca lo dirò. E l’elenco delle carinerie di questo tipo potrebbe continuare a lungo…

Ma perché vi raccontiamo tutte queste cose di Delfina, vi chiederete. Semplice: dopo una lunga e onorata carriera dietro le quinte della discografia, la nostra cara amica si appresta a tagliare il traguardo della pensione. Ma ad un ultimo, importante impegno professionale non ha saputo e voluto dire di no: la campagna di lancio dell’imminente album di Mina. Dopodiché, a prendere il suo posto, ai piani alti della sede milanese della Sony di via Amedei, sarà la collega Chiara Pagura. Alla quale auguriamo di cuore buon lavoro. Quanto a Delfina, pur essendo dispiaciutissimi della sua uscita di scena, siamo al tempo stesso strafelici di saperla in procinto di godere di una nuova, rilassatissima stagione della sua vita, con tanto più tempo da dedicare alle persone che ama, agli hobby del cuore, agli avventurosi viaggi in giro per il mondo che tanto la appassionano. Naturalmente non smetterà di essere una delle nostre “socie onorarie” più gradite. Perché i rapporti professionali (o paraprofessionali, nel nostro caso di fanzinari a tempo perso) possono anche terminare. Ma le vere amicizie restano.

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