Billy Corgan nega qualsiasi rivalità con Kurt Cobain

Dopo le recenti dichiarazioni su Cobain, il frontman degli Smashing Pumpkins precisa le sue parole

Lo scorso maggio, nel corso di un'intervista per Zane Lowe di Apple Music, Billy Corgan aveva ricordato Kurt Cobain e la sua scomparsa, avvenuta nell'aprile del 1994. Durante la chiacchierata, il frontman degli Smashing Pumpkins aveva usato una analogia di genere sportivo per definire la sua competizione con Cobain, definendolo il suo "più grande avversario". “Quando Kurt è morto, ho pianto perché ho perso il mio più grande avversario", aveva dichiarato Corgan dopo aver definito il frontman della band di "Nevermind" come "il ragazzo più talentuoso della nostra generazione". 

Più recentemente, Billy Corgan è tornato sui suoi recenti commenti su Cobain per chiarire le sue dichiarazioni e negare qualsiasi tipo di rivalità fra le loro due band. Come riportato da Blabbermouth, ospite dello  show "Brian & Kenzie", ai microfoni della stazione radio Q101 di Chicago il frontman della formazione di "Bullet with Butterfly Wings" ha spiegato:

"Durante alcune recenti interviste ho detto alcune cose, ma viviamo in un mondo di clickbait. Quello che stavo cercando di dire era che Kurt era un artista incredibile. Quando era ancora in vita, ed entrambi avevamo intorno ai venticinque anni, le nostre band erano in competizione per raggiungere lo stesso livello. Ma le persone prendono quello che si dice e improvvisamente trasformano tutto in qualcosa che non è". 

Billy Corgan ha poi aggiunto: "Ripensando ora agli anni Novanta, si può notare che tra le band di quegli anni, Smashing Pumpkins e Nirvana, ma anche Nine Inch Nails, Soundgarden, Stone Temple Pilots, c'era competizioni per lo stesso posto. Non c'è niente di sbagliato in questo. Le persone, però, cercano di trasformare questa cosa in qualcosa di strano, come se fosse in qualche modo qualcosa di misterioso. Invece no, è solo sana competizione. Per esempio, tu tifi per i Chicago Bulls. E perché andiamo alle partite? Perché vogliamo che la nostra squadra vinca. Non c'è niente di sbagliato in questo". 

Sempre a proposito delle sue dichiarazioni su Kurt Cobain, Corgan ha sottolineato: "In alcune interviste che ho fatto, ho detto che Kurt era di gran lunga la persona più talentuosa della nostra generazione. Quindi sventolo bandiera bianca e dico che è il vincitore tra i talenti. Ma, essendomi intromesso nella conversazione, le persone si sono arrabbiate, come se io non ne avessi diritto. Però, la mia band era una delle più grandi band dell'epoca, ed è ancora una grande band. Non sono un malinconico finito ad Highland Park a parlare di qualcosa successo 30 anni fa. Abbiamo da poco suonato allo United Center e abbiamo fatto sold out". E ancora: "Alle persone succede questa cosa strana per cui finiscono in questo malsano gioco di decidere ciò che hai il diritto di dire e ciò che non puoi dire. Io, invece, penso di aver tutto il diritto di dire ciò che ho detto: conosco i soggetti coinvolti, ho suonato con i Nirvana e conoscevo Kurt anche un po' a livello personale. Sono stato chiaro sull'argomento. Ma, per qualche motivo, è stato trasformato in una rivalità, ma non c'era o c'è rivalità, solo affetto e rispetto". 

Riprendendo direttamente le sue parole pronunciate nel corso della chiacchierata con Zane Lowe, il frontman degli Smashing Pumpkins ha successivamente affermato:

"L'unica cosa che mi viene da dire, per cui mi ripeterei è: vorrei che Kurt fosse ancora vivo, perché voglio competere contro i migliori, e lui era il migliore. Come può essere vista come una rivalità questa, se vorrei che quel ragazzo, che rispetto, fosse ancora qui tra noi a scrivere canzoni? È bizzarro dire che questa è rivalità. Perché la gente distorce questa cosa? Con la scomparsa di Kurt, abbiamo perso molta sua altra grande musica, di grande ispirazione. Perché dovrebbe essere una cosa negativa dire che vorrei che lui fosse ancora qui per poter competere ancora con lui? La gente riesce a distorcere questo concetto, ma non c'è odio, c'è rispetto e ammirazione". 

L'intervista per Apple Music, ha offerto occasione a Corgan per ricordare anche la volta che vide i Nirvana dal vivo nel 1990 e li trovò "incredibili". "Ho visto i Nirvana suonare al Metro di Chicago nel 1990 durante il tour di 'Bleach' con il primo batterista [Chad Channing]", ha detto Corgan: "Erano incredibili. Non era nemmeno tutto esaurito; c'erano circa cinque, seicento persone al concerto. Quindi immaginami nel 1990. Non sono nessuno. Sono in mezzo alla folla. Sto guardando questa band al suo primo album, e penso: 'Oh mio Dio. È lui il migliore'. Lo pensavo già allora, non solo dopo 'Smells Like Teen Spirit', lo sapevo dall'inizio".

Ha continuato: "Il mio problema più grande è che viviamo in un ambiente in cui le persone hanno paura di parlare solo con il loro cuore. E quando parli con il cuore, non sempre suona perfetto".

Vuoi leggere di più su Smashing Pumpkins?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996