Da Laura Pausini a Salmo, da Blanco a Zucchero, da Elodie a Gianni Morandi, passando per Elisa, Emma, Giorgia, Luciano Ligabue, Madame, Fiorella Mannoia, Negramaro, Max Pezzali, Tananai e - gli ultimi ad aggiungersi alla line up - Andrea Bocelli e il duo composto da Irama e Rkomi. Le star del pop, del rock e del rap italiano si preparano a rimboccarsi le maniche per aiutare la popolazione dell’Emilia-Romagna, colpita dall’alluvione. È (quasi) tutto pronto alla Rcf Arena di Reggio Emilia per Italia Loves Romagna, il concerto-evento di beneficenza che sabato 24 giugno vedrà alternarsi sul palco della struttura allestita nell’ex area di Campovolo alcuni dei principali protagonisti della musica tricolore. La maratona, una sorta di remake di Italia Loves Emilia, organizzata nel 2012 nella stessa area (prima della costruzione dell’arena), dove furono radunate oltre 150 mila persone, per raccogliere fondi da destinare ai terremotati, sarà trasmessa in diretta in prima serata su Rai1 a partire dalle 20.30, con la partecipazione di quattro “testimonial” di eccezione - così li chiamano gli organizzatori - come il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo Amadeus, Alessia Marcuzzi, Giorgio Panariello e Francesca Fagnani. Andrea Delogu condurrà invece la diretta su RaiPlay con momenti di backstage e curiosità del dietro le quinte.
L’obiettivo dichiarato è di raggiungere tra i 40mila e i 50mila spettatori. Allo scopo la RCF Arena, venue concepita appositamente per i grandi spettacoli di musica dal vivo, è stata organizzata in sei diversi pit, tre con posti a sedere - per una capienza complessiva pari a 21mila unità - e tre con posti in piedi, con una capienza compresa tra le 23mila e le 25mila unità.
Di “inno alla vita” con “musica che carica di positività” parla il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano davanti alla stampa radunata nella sede del dicastero, a Roma, nella mattinata di oggi. Più specifico è Gianmarco Mazzi, Sottosegretario con delega alla musica del dicastero: “Supportiamo questo evento perché sono convinto che la musica sia cultura. Cosa c’è di più culturale di un’arte che tocca la passione di milioni di persone?”, spiega. “Si dice sempre che gli italiani sono bravi nei momenti di emergenza ma non sono bravi a fare squadra. Io voglio fare squadra. Stavo preparando con il ministero un evento per la Festa della Musica del 2023, ma volevo fare un evento di un certo tipo, a Roma, a Caracalla. Mentre ci stavamo lavorando è successo il disastro. Siamo rimasti colpiti dalle immagini della tragedia, la festa che stavamo progettando non avrebbe avuto più senso. Ho telefonato a Ferdinando Salzano e in pochi giorni siamo riusciti a mettere in piedi un evento della stessa portata di quello organizzato nel 2012 per il terremoto in Emilia”.
“Sono abituato ai grandi eventi, ma in questo caso ho sentito una grande responsabilità”, ha aggiunto, dal canto suo, il numero uno di Friends & Partners: “Abbiamo organizzato tutto in 24 giorni. Sento che sta arrivando qualcosa di epico. È un’avventura più complessa rispetto a tante altre. La prima adesione straordinaria di entusiasmo è arrivata dalla Rai. Ci sono tutti i colori della musica italiana”. Riguardo l’eventualità che questo evento abbia uno sbocco discografico, Salzano spiega che “non è previsto un supporto fonografico: abbiamo previsto con la diretta Rai di riuscire a dare la testimonianza a tutta Italia. Però registreremo tutto, sempre”.
La diretta televisiva non avrà break pubblicitari: “Priorità assoluta alla raccolta fondi”, sottolinea Claudio Fasulo, vicedirettore intrattenimento prime time per la Rai. Il numero solidale 45538 sarà attivo dal 22 giugno e sarà possibile donare fino al 5 luglio (2 euro per ciascun sms inviato da cellulari Wind Tre, Tim, Vidafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali; 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa Tim, Vodafone, Wind Tre, Fastweb, Tiscali e Geny; 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile). Durante la diretta sarà inoltre mostrato l’iban del conto al quale sarà possibile effettuare le donazioni (IT16T0306909606100000196876).
I costi dell'evento, precisa Salzano, sono stati ridotti al minimo per massimizzare i proventi dal botteghino da devolvere alla causa benefica. “L’intero importo del biglietto in vendita, dedotta l’IVA e una parte di SIAE (ma stiamo lavorando con la collecting per ridurre anche quella), ci permette di non toccare niente: saremo dunque in grado già alle 16.30 del 24 giugno, alla Rcf Arena, di dare immediatamente un primo numero di versamento. Non toccheremo un euro, anche grazie all’aiuto di sponsor e partner. Daremo tutto in beneficenza. È un segnale di enorme trasparenza, perché il pubblico sarà presente con una motivazione forte, che è la stessa ragione per la quale l’abbiamo chiamato”.
Top secret la scaletta. Gli organizzatori anticipano che ci saranno duetti a sorpresa, “ma sarà più facile svelarli il 24 pomeriggio”. “Non posso mancare”, fa sapere Ligabue in un videomessaggio, lui che alla Rcf Arena di Reggio Emilia è praticamente di casa. “Dobbiamo essere in tantissimi e raccogliere un sacco di fondi”, dice Elisa. Emma: “Aiutiamo le persone che hanno bisogno di noi, sotterrate letteralmente da una marea di problemi. “Cercheremo di alleviare la vostra sofferenza insieme”, promettono i Negramaro. “Sarà un evento straordinario”, assicura Zucchero. Laura Pausini: “Aiutiamo la mia Romagna”. E Andrea Bocelli: “Ho visttuo sei anni della mia vita in Emila-Romagna, sono legato a questa terra. Sono felice di offrire il mio contributo e la mia voce per dare una mano a questa terra che tanto ho amato e tanto amo”. Gli artisti saranno accompagnati dai 63 musicisti - tutti romagnoli ed emiliani - dell’Orchestra sinfonica dei Conservatori Italiani, diretta da Leonardo De Amicis, che cura la direzione musicale della serata insieme a Carlo Di Francesco.
Da un punto di vista strettamente "industriale", due sono gli aspetti rilevanti della manifestazione. Il primo è l’assenza di Live Nation, che gestisce le carriere dal vivo di big della musica italiana come Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Tiziano Ferro e Marco Mengoni: occorre specificare, al proposito, che le tre società di live promoting alle quali fa capo il progetto - oltre a Friends & Partners, Magellano Concerti (sempre controllata da F&P) e Vivo Concerti - sono legate al gruppo CTS Eventim, diretto concorrente della multinazionale guidata in Italia da Roberto De Luca. La seconda è che Italia Loves Romagna rappresenta, seppure non ufficialmente, il “debutto in società” di Assoconcerti, la nuova associazione di promoter musicali italiani nata dall’uscita di alcune delle maggiori società di live promoting italiane - tra le altre, oltre a F&P e Vivo Concerti, anche le altre affialiate al gruppo Eventim, Vertigo e D'Alessandro e Galli, oltre che Trident Music e la stessa Live Nation - da Assomusica.
Le maggiori emittenti radiofoniche italiane, a partire da Rai Radio2, si schiereranno eccezionalmente a supporto dell’evemto: Rtl 102.5, Radio Italia, Rds, Radio Deejay, Radio 105, Radio Capitale, R101, Radio Zeta, Radiofreccia, RMC, Virgin Radio, M2o, Radio Kiss Kiss, Radio Norba, Radio Subasio, Radio Bruno, Radio Lattemiele. Marcello Ciannamea, direttore intrattenimento prime time Rai, fa sapere: “La Rai offrirà un esempio perfetto di servizio pubblico. Vogliamo parlare al paese con la partecipazione di grandi artisti e invitiamo il paese a solidarizzare con affetto”. Stefano Bonaccini, presidente dalla Regione Emilia-Romagna, sottolinea: “Il terremoto del 2012 provocò 12 miliardi di euro di danni. Per quanto riguarda l’alluvione abbiamo già stimato, senza contare i danni diretti, 8,8 miliardi di euro di danni: la zona è più estesa del terremoto di undici anni fa. I romagnoli, al pari degli emiliani, sono gente orgogliosa e operosa. Li avete visti piangere ma il giorno dopo erano a spalare il fango cantando ‘Romagna mia'. È importante tenere i riflettori accesi su questa tragedia. Dopo un terremoto vedi le pietre a terra e ti ricordi di cosa è accaduto. Qui l’acqua si è già ritirata. Il fango è sparito. E si rischia che i riflettori si spengano e non ne parli più nessuno”.