Diversi dei nuovi album che usciranno il 9 giugno sono contraddistinti da un rock che non segue le mode, ma che ama contaminarsi e volare libero. C’è quello ruvido e acido di King Krule, quello inafferrabile e folle degli Squid, ma anche quello onirico e magnetico del nostro Venerus fino alla contaminazione portata avanti da Jonny Greenwood, chitarrista dei Readiohead. Questo e molto altro si potrà ascoltare questa settimana. Ecco alcuni consigli di Rockol sulle prossime uscite.
Venerus – Il segreto
Sciamano e rockstar. Con le calze e la maglietta degli Iron Maiden, fra strumenti nuovi e antichi, parrucche, poster, un grande calendario per non dimenticare il tempo e un’amaca invece per perderlo dolcemente, Venerus apre le porte del suo studio in Bovisa, a Milano. Leggi qui la nostra intervista. È un luogo vissuto, lontano dagli spazi asettici e futuristici in cui si registra solitamente la musica. È uno spazio di vita, di lavoro intimo e allo stesso tempo condiviso. Un luogo dell’anima perfetto e strampalato per realizzare un album, il suo secondo, che porta con sé il titolo “Il segreto”, ascoltabile dal 9 giugno. Un progetto “oltre il tempo”, suonato, mistico e che, come il precedente “Magica musica”, concepisce suoni e parole come porte d’ingresso ad altri mondi.
Daniele Silvestri - "Disco X"
La "X" del titolo non sta solo per la lettera con la quale nella numerazione latina si indica il numero dieci, tanti quanti i dischi incisi da Silvestri, ma rappresenta anche un'incognita. In effetti questo "Disco X" è la cronaca di uno spaesamento e del suo superamento. Ne "L'uomo nello specchio", in duetto con Fulminacci, che a molti ricorda un Silvestri jr., il 55enne cantautore romano dice di non riconoscersi nell’immagine riflessa. Come è uscito dalla crisi? "Recuperando la spontaneità di quando ho iniziato", risponde lui. "Disco X" è un album musicalmente ricco, vulcanico, tra elettronica, pop-rock, innesti jazz, barre rap, pianoforte, synth e una presenza costante dei fiati. L’album racchiude tante collaborazioni: da quella con Frankie hi-nrg mc, Davide Shorty e Wrongonyou a quella con Giorgia, passando per quella con Eva, "l'incursione" di Emanuela Fanelli, e i duetti con Franco126 e il già citato Fulminacci. Voci che sono entrate nel progetto, alcune in punta di piedi, altre in maniera più travolgente, ma tutte necessarie per dare un senso finito e pieno alle sue storie.
Carl Brave - "Migrazione"
Il nuovo album del cantautorapper trasteverino arriva giusto in tempo per la partenza del tour estivo al via il 23 giugno da Bologna, che andrà avanti fino a fine agosto (e lo vedrà girare tutto lo stivale). Il disco, che arriva a oltre due anni dal precedente "Coraggio", trae ispirazione dai numerosi viaggi che Carl ha intrapreso in questi anni. L’album è stato anticipato dal singolo "Lieto fine", un pezzo in puro stile Carl Brave, come dovrebbe essere anche l'album, il terzo da solista dopo gli esordi insieme all'ex sodale Franco126 (ma il primo per Sony, dopo aver lasciato all'inizio dell'anno Island Records). Come in “Lieto fine”, Carlo Coraggio - è il suo vero nome - ci accompagna per le strade del Gianicolo e tra il calore dei tifosi della curva sud dell’Olimpico, anche il concept del disco sarà fortemente romanocentrico. Il rapporto dell'artista con la sua città è un rapporto d'amore viscerale e in "Migrazione" ci saranno le strade, i quartieri, le luci, le atmosfere nostalgiche e le sensazioni che solo una grande bellezza decadente come Roma può dare.
Squid – O Monolith
Gli Squid sono inafferrabili, a tratti indefinibili. È proprio questo elemento di follia a rendere speciale la band rock sperimentale e post punk di Brighton. Hanno annunciato il loro secondo album, “O Monolith”, in uscita il 9 giugno su Warp Records. Nel corso degli ultimi due anni, e con il loro album di debutto “Bright Green Field” entrato in classifica in top cinque nel Regno Unito, gli Squid si sono affermati come una delle nuove band più innovative, sia dal vivo che su disco. Mischiano jazz, psichedelia e suoni ambientali in un mix corroborante che a tratti toglie il fiato ed è di difficile interpretazione.
Dudu Tassa & Jonny Greenwood - Jarak Qaribak
“Jarak Qaribak” è l’album collaborativo di Jonny Greenwood e del musicista israeliano Dudu Tassa, in uscita il 9 giugno. Il chitarrista dei Radiohead non è nuovo a progetti e collaborazioni del genere, già qualche anno fa con Shye Ben Tzur e il Rajasthan Express aveva pubblicato “Junun” (2015), disco completamente votato al melting pot e all’abbattimento dei confini mentali e fisici.
King Krule - Space Heavy
Inafferrabile, anticonformista, lontano da mode e influenze. Quasi respingente talmente è ruvido. Archy Marshall, 28 anni, come lo abbiamo definito su Rockol, è l'antitesi di Ed Sheeran e dei suoi cloni, un alchimista di stili che concepisce le sue canzoni come pozioni allucinogene piuttosto che come filtri d'amore per far perdere la testa alle ragazzine. L’artista ha annunciato “Space Heavy”, il quarto album in studio del suo alter ego King Krule, in uscita venerdì 9 giugno 2023 su XL Recordings. A dieci anni dal suo disco di debutto “6 feet Beneath the Moon”, il cantautore britannico torna in quella che ha definito la sua “forma migliore”, utilizzando gli anni di esperienza per creare un lavoro che rivela qualcosa di nuovo a ogni ascolto.
Janelle Monae - "The age of pleasure"
La sua "era del piacere" Janelle Monae l'ha lanciata in queste settimane tra topless e nudi. Il video di "Lipstick lover", ambientato in un party in piscina dai contorni piccanti, è l'antipasto di un disco che - guarda un po' - esce il 6/9 (negli Usa il mese si può indicare prima del giorno), giocando sulla definizione di una pratica sessuale. In un'intervista ai microfoni di Apple Music con Zane Lowe l'artista ha raccontato che lavorando a questo disco ha "avuto l'opportunità di evolversi e crescere e di attingere alle cose che le procurano piacere": "Volevo che l'album parlasse alla comunità africana. Voglio che sia una lettera d'amore alla diaspora". In "Float" c'è Seun Kuti, il figlio del grande Fela, con la sua band, gli Egypt 80.
Niall Horan - "The show"
"The show" è il terzo album da solista di Niall Horan: l'ex One Direction torna con un disco a distanza di tre anni da "Heartbreak weather" del 2020. Il sound di questo nuovo lavoro dell'ex teen idol è un alt-pop che trae gran parte della sua forza dall'uso delle armonie (tra le fonti di ispirazioni citate da Crosby, Stills & Nash, Jackson Browne e altri artisti della scena musicale degli anni '60/'70 a Laurel Canyon, quartiere di Hollywood Hills a Los Angeles che fu epicentro della rivoluzione musicale americana). Lo ha anticipato il singolo "Heaven" scritto e prodotto con John Ryan e Joel Little, e Tobias Jesso Jr. (Adele, Sia).