Il migliore songwriter di sempre per Ian Anderson (Jethro Tull)
Il leader dei Jethro Tull Ian Anderson naviga i marosi del rock da oltre mezzo secolo. Ne ha viste di cotte e di crude, ha conosciuto da vicino musicisti leggendari e semplici meteore che hanno ballato il tempo di una soola stagione, ha osservato i cambiamenti musicali che si sono succeduti nel tempo e, alla luce di quanto detto, ai taccuini di Classic Rock, ha indicato il musicista folk britannico Roy Harper come il migliore songwriter mai esistito.
Ha spiegato l'oggi 75enne Anderson: “Dal 1968 al 1970 ho comprato i suoi dischi. Si distingueva dagli altri cantautori dell'epoca, perché copriva un'ampia gamma. Dalle questioni politiche e sociali fino alle canzoni d'amore piatte e semplici. Sono sempre attratto da “Come Out Fighting Genghis Smith” (il secondo album di Harper pubblicato nel 1968, ndr). Anch'io mi ero appena trasferito a Londra. Tanto di cappello a Roy Harper, come dissero una volta i Led Zeppelin".
Ian Anderson ha citato i Led Zeppelin in quanto la band britannica pubblicò una canzone chiamata "Hats Off to (Roy) Harper" nel loro album del 1970 "Led Zeppelin III". Un brano basato sul brano del bluesman Bukka White "Shake 'Em On Down", un tributo a Harper che ha sicuramente influenzato la produzione acustica di Jimmy Page.
Negli anni, Ian Anderson ha affermato molte volte che il suo album preferito di Roy Harper è “Come Out Fighting Ghengis Smith”, uno dei primi album da lui acquistati come ha ricordato in un'intervista concessa a The Quietus nel 2013. “E' stato il mio album dell'estate del 1968, perché sembrava Londra d'estate. Era un album che coincideva davvero con le mie esperienze personali della mia prima estate londinese quando ero giovane".
Roy Harper ha pubblicato parecchi album a partire da “Sophisticated beggar” del 1966 fino a “Man and myth” ( leggi qui la recensione ) uscito nel 2013. Harper è noto anche per avere cantato la canzone "Have a Cigar" dei Pink Floyd inclusa nel disco “Wish you were here” .