Ariete, con "Mare di guai", affronta una sfida. Lo fa alzando la voce, mettendosi in gioco dal punto di vista tecnico. Lo fa mettendo di mezzo anche i sentimenti. E sul palco tutto questo arriva al pubblico. “Per me questo è il brano giusto perché è uscito naturalmente. Non mi sono mai prefissata degli obiettivi assoluti. Anche la prima volta che ho tentato di andare al Festival fu così, non ho mai pianificato nulla – ammette - nel 2022 ho scritto una prima bozza di questo brano con Dardust, è intervenuto Edoardo (Calcutta, ndr) che è in assoluto il mio artista preferito, e piano piano tutto ha preso forma”.
“Non ho paura di mostrare i miei sentimenti. Qualsiasi pezzo pubblicato online equivale ad aprirsi: i fatti propri da personali diventano di tutti – spiega convinta – il pezzo è nato poco dopo la fine della relazione. Ero nella casa-studio di Dardust, era una delle prime sessioni. Sono andata al piano di sopra. C’era un divano. Mi sono messa a scrivere. Quell’atmosfera mi ha ispirato quotidianità, la stessa che respiravo quanto stavo vivendo la storia perché con l’altra persona convivevamo. E poi è arrivato il ‘mare di guai’, che per una pischelletta come me, che si era appena lasciata, credo sia normale. Se l’altra persona l’ha ascoltata? Sì, già a settembre. Sa che è dedicata a lei”.