Sul palco con lei ci saranno le sette flautiste dell’ensemble islandese Viibra, già coinvolte nelle sessions del suo ultimo album “Utopia”. E poi clarinettisti, un’arpista, percussionisti e musicisti che suoneranno strumenti su misura implementati - si legge nel comunicato stampa - nell’innovativo impianto sonoro surround del palcoscenico, che comprende addirittura una camera di riverbero personalizzata. Chi, se non Björk, poteva inventarsi una roba del genere per un suo tour? Nessuno. La musicista islandese torna nel nostro paese in concerto, a distanza di cinque anni dall’ultimo show, quello dell’estate del 2018 alle Terme di Caracalla a Roma. E la sola descrizione dello spettacolo che l’eclettica artista porterà in scena basta a creare aspettative altissime.
Björk si esibirà il 12 settembre al Mediolanum Forum di Milano e il 23 settembre all’Unipol Arena di Bologna (biglietti in vendita dalle 9 di venerdì 3 febbraio). Le due date fanno parte del tour europeo “Cornucopia”, che partirà l’1 settembre da Lisbona e che è legato all’ultimo progetto discografico della voce di “Hyper-ballad”, “Fossora”, uscito lo scorso settembre. Uno “spettacolo immersivo”, lo definisce lei, che ha concepito il concerto sulla base dell’album “Utopia”, uscito nel 2017, e l’ha rielaborato includendo anche i brani del disco uscito l’anno scorso, probabilmente il più pazzo e assurdo della sua carriera. Se non altro perché “Fossora” non è neppure un album di canzoni vere e proprie, ma un’opera che sembra essere stata pensata per una fruizione diversa, magari teatrale, tra brani che durano più di sei minuti, interludi e passaggi in cui tutto ciò che Björk fa ascoltare sono suoni inquietanti e ansiogeni.
“‘Cornucopia’ è sempre stato inteso come un mondo, sia per ‘Utopia’ che per l’album appena pubblicato ‘Fossora’. Sono davvero entusiasta di far scontrare questi due mondi in anteprima, quest’autunno”, dice la 57enne cantautrice, che oggi pretende di essere chiamata “artista multidisciplinare”, parlando dello spettacolo, che ha debuttato nella sua residency al The Shed di New York, ricevendo recensioni stellari. Lo show comprende immagini digitali create dai media artist Tobias Gremmler, Andy Huang, Nick Knight e M/M, che dovrebbero ricreare tanto il mondo di “Utopia” quanto quello di “Fossora”, ben rappresentato dal video del singolo “Atopos”, tra elfi, funghi umanizzati, la stessa cantautrice che canta indossando un costume che fa sembrare il suo corpo pieno di muffa. La scenografia è di Chara Stephenson, già al fianco di - tra gli altri - Florence and the Machine, Lorde e Sigur Ros.