"Non invitare i Nomadi per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni... Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune", ha scritto su Facebook Danilo Sacco, che dal 1993 al 31 dicembre 2011 è stato il cantante del gruppo.
Lo sfogo di Sacco, in parte condivisibile, non ha avuto (per ora) riscontri ufficiali da parte dei Nomadi. Quel che mi sento di scrivere, senza togliere nulla agli altri componenti attuali (e passati) della line-up, è che oggi Beppe Carletti, che del gruppo è stato fondatore nel 1963 insieme a Augusto Daolio, è l'unico membro originario della formazione - del "complesso", come si diceva allora - ed è lui che potrebbe ben rappresentare i Nomadi sul palco dell'Ariston, dove sarebbe anche auspicabile che venisse premiato per i suoi sessant'anni di carriera ininterrotta sui palchi di tutta Italia. La parola a Amadeus...