Rauw Alejandro: ritorno al futuro del reggaeton

La star latina riesce a mettere d'accordo pubblico e critica: sarà in tour in Italia quest'anno.

Dire che il 2022 di Rauw Alejandro si è chiuso in modo trionfale è un eufemismo. L’obiettivo dichiarato – più o meno esplicitamente – di “Saturno”, il terzo album in due anni del 30enne cantautore portoricano (il quarto se si considera l’Ep “Trap cake, vol. 2”, uscito all’inizio dell’anno scorso), era quello di consacrare Raúl Alejandro Ocasio Ruiz anche al di fuori del mondo latino, permettendogli di competere nella Champions League del pop globale. Una qualificazione conquistata senza neanche troppa fatica. Da un lato l’exploit nelle piattaforme di streaming (solo su Spotify le 18 tracce dell’album hanno già totalizzato oltre 620 milioni di ascolti e il disco ha debuttato alla posizione numero 25 della Billboard 200, in mezzo agli album dei rapper, dei trapper e delle popstar che negli States giocano in casa). Dall’altro l’endorsement di una rivista come Pitchfork, la “Bibbia dell’indie”, che nella recensione dell’album ha assegnato a “Saturno” un punteggio abbastanza alto (7,6): “L’eclettico mosaico di suoni di ritorno al passato del disco attraverso il freestyle degli Anni ’80 e ’90, Miami bass, house e reggaeton della vecchia scuola dimostra che c’è ancora spazio per innovare nel reggaeton pop di oggi”. Il 2023 è appena cominciato, ma ci sono già un paio di novità che riguardano il nuovo reuccio del latin pop. Intenzionato, in questo 2023, ad alzare ulteriormente la sua personale asticella, a suon di record e sold out.

La nuova missione? Portare la sua musica anche al di qua dell’Atlantico, estendendo il suo regno. In Europa Rauw Alejandro cominciò la sua scalata al successo già un paio di anni fa, quando l’album “Vice versa” conquistò la prima posizione della classifica spagnola: dentro c’era “Todo de ti”, che il 21 maggio 2021 nella penisola iberica diventò la canzone più ascoltata in un solo giorno su Spotify, infrangendo con 1,68 milioni di riproduzioni in ventiquattro ore ogni record (oggi gli streams complessivi della hit sulle piattaforme hanno ampiamente superato i 2 miliardi). La branca europea del tour mondiale, che nel 2023 vedrà il cantautore portoricano esibirsi dal vivo nelle arene delle principali città del Vecchio Continente, partirà proprio dalla Spagna, con uno show in programma il 26 agosto a Valencia, prima di fare tappa nelle varie Madrid, Barcellona e Siviglia. Subito dopo sarà la volta dell’Italia, dove Rauw Alejandro arriverà ufficialmente in tour per la prima volta: il 17 settembre la star del latin pop sarà in concerto al Carroponte di Milano, il 19 si esibirà a Roma in una location non ancora annunciata. Il nostro è il secondo paese internazionale, non di lingua spagnola, in cui il cantautore portoricano ha ricevuto il maggior numero di visualizzazioni quest’anno. Il “Saturno World Tour” proseguirà poi in Francia, Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Germania e pure Regno Unito (il 1° ottobre si esibirà sul palco della O2 Arena di Londra, 20 mila posti di capienza).

Per Rauw Alejandro – che nel frattempo ha debuttato come attore nella terza stagione della serie spagnola Netflix “Sky Rojo”, appena uscita – il tour mondiale, il primo fuori dal mondo latinoamericano della sua carriera, sarà una sorta di prova del nove, anche per toccare con mano i successi collezionati senza sosta in questi primi tre anni trascorsi da quando le sue produzioni hanno cominciato ad uscire dalla scena di San Juan (durante il lockdown si esibì in uno dei concerti in streaming più visti di quel periodo, davanti a più di un milione di spettatori su YouTube in diretta da Coliseo di Porto Rico). Il suo idolo Ricky Martin, che imitava da ragazzino davanti allo specchio, cantandone a squarciagola i successi, si è rassegnato già da tempo all’idea di dovergli cedere presto il trono: negli ultimi quattro anni il cantautore portoricano ha conquistato oltreoceano la bellezza di 40 Dischi di platino. Praticamente una media di dieci all’anno. Complici successi come “Toda”, “Que le dé”, “Fantasías”, “Tattoo”, “La nota” e la stessa “Todo de tí”, che hanno scalato le classifiche di vendita in Argentina e Messico, conquistando pure posizioni di prestigio nella US Latin di Billboard, la chart pubblicata dalla popolare rivista americana tutta dedicata ai successi del mondo latino. E conquistato a più riprese la playlist "Latino Caliente", che raccoglie le uscite più rilevanti e influenti del genere.

Una regina indiscussa del genere come Shakira l’anno scorso l’ha voluto al suo fianco in “Te felicito”, che ha raggiunto la vetta della Billboard Latin Airplay, la classifica dei brani latin pop più suonati dalle radio americane. Rauw Alejandro, dal canto suo, ha fatto incetta di nomination agli ultimi Latin Grammy Awards: sette in tutto. E pazienza se alla fine della serata, lo scorso aprile a Las Vegas, è tornato a casa a mani vuote (a trionfare è stata Karol G, alla guida della corazzata rosa del latin pop di nuova generazione): da quel palco la star portoricana ha lanciato un messaggio forte e chiaro ai senatori della scena.

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