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Il disco del giorno: James Brown, "Star Time"

Consigliato e raccontato da Carlo Boccadoro
Il disco del giorno: James Brown, "Star Time"

James Brown
Star Time (4 Cd Polydor 849108-2)

Oggi voglio farmi un regalo di compleanno con questa succulenta e definitiva compilation di quattro Cd dedicata al più grande artista (assieme a Stevie Wonder) nella storia della musica Soul. L’autentico corrispettivo musicale di Muhammad Ali, il più grande, il Maestro che ha influenzato tutti quelli che sono venuti dopo di lui ma non sono mai riusciti non dico a eguagliarlo, ma nemmeno ad avvicinarglisi; James Brown è il funk in persona, senza discussioni.

Autore di una raffica di capolavori che continuano a infiammare le piste da ballo di tutto il mondo, da "Sex Machine" a "Funky President", da "Get up Offa That Thing" a "Soul Power", "Doin’ It to Death", "Ain’t That Funky Now", "Mother Popcorn", "Stone to the Bone", "Funky Drummer" e tantissime altre, Brown è stato la voce del popolo afroamericano in un periodo storico segnato da continua violenza e sopraffazione.
I suoi richiami alla tolleranza (virtù che comunque non sembrava voler praticare in ambito matrimoniale, visti gli arresti per aggressione nei confronti della moglie) hanno in parte contribuito ad evitare sanguinosi tumulti nei ghetti, e il suo insistere sull’orgoglio di appartenenza alla comunità nera (basti pensare a "Say It Loud, I’m Black and I’m Proud" del 1968) è stato di esempio per decine di artisti, dando vita a fenomeni come la Blaxploitation e lo stesso hip-hop, che ha saccheggiato i dischi di Brown in ogni maniera possibile.

Questo mirabile cofanetto copre anche l’imbrillantinato periodo r&b dei primi anni con gioielli come "Please, Please, Please" e
"Try Me" senza scordare il periodo più infuocato della produzione di JB, gli anni ’70, che ha visto Brown sfornare una fantastica serie di hits ("Super Bad", "Talkin’ Loud and Sayin’ Nothing", "Papa Don’t Take No Mess" e si potrebbe continuare a lungo).
La partecipazione di suoi discepoli come Bootsy Collins, Fred Wesley, Maceo Parker e Bobby Byrd è fondamentale e contribuisce a creare il sound alla dinamite che queste immortali incisioni restituiscono in tutta la sua potenza.

Il corposo box vi porterà in orbita dall’inizio alla fine, distribuendo ben quattro ore di estasi funk perfettamente rimasterizzata grazie alla quale non potrete stare fermi neanche se tentano di bloccarvi ma dovrete assolutamente saltare per tutta la stanza, scuotervi, battere le mani, urlare, insomma andare completamente fuori di testa. Get up!
 

Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.

Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.

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