Blanco: un 2023 per restare

L’artista dei record, appena 20enne, si prepara a pubblicare un nuovo album e a esibirsi negli stadi

Fra una fetta di panettone e l’altra, negli ultimi giorni del 2022, è capitato a chiunque di imbattersi nelle classifiche musicali di fine anno in cui, solitamente, vengono stilati gli elenchi degli artisti simbolo e in quasi nessuna, forse perché non ha pubblicato un nuovo disco nell’anno appena concluso, compariva il nome di Blanco sul primo gradino del podio. Qualche cosa di incredibile e incomprensibile se ci si riflette, ma si sa: le fredde graduatorie di quel tipo sono fatte più per far discutere e accendere gli animi che per fotografare la realtà. Una cosa è certa: Blanco, in due anni, è passato dall’essere quasi un perfetto sconosciuto per il pubblico nazionalpopolare, nonostante il successo tra i giovanissimi di hit come “Notti in bianco”, “La canzone nostra” con Mace e Salmo, e “Mi fai impazzire” con Sfera Ebbasta, a tornare a Calvagese della Riviera, il piccolo comune sul lago di Garda dove è cresciuto, da vera star.

Tour da record

Lo ha fatto sull’onda del successo del suo disco d’esordio “Blu Celeste”, uscito nel settembre del 2021, e soprattutto grazie alla vittoria al Festival di Sanremo 2022 in coppia con Mahmood con il brano “Brividi”, prodotto dal sempre sodale Michelangelo, colui che ha dato un vero suono al mondo di Blanco. Il risultato? La corsa al biglietto per i concerti del suo tour è stata incredibile, fotografia di un successo esplosivo: 350 mila spettatori in tutto, 6 dischi di Platino vinti con l’album e gli altri 35 vinti con i pezzi contenuti nel disco. Lo scorso anno, oltre a prendere parte all'Eurovision Song Contest 2022 di Torino, si è esibito anche in Piazza San Pietro, scelto dalla Conferenza Episcopale Italiana per introdurre l'incontro di Papa Francesco. E tutto questo senza neanche aver compiuto vent’anni, partendo dalle prime registrazioni in cantina e dalla cameretta di casa, quella rappresentata e ricostruita nella scenografia della sua tournée. Insomma, se c’è un nome di nuova generazione che, più di tutti, ha lasciato un segno personale e riconoscibile nel 2022 con il suo mix di romanticismo, spirito animalesco, urban, pop e animo punk, quello è Blanco. Alla faccia delle classifiche di magazine e giornali.

Il nuovo album e gli stadi

Il 2023 per il Blanchito Bebe nazionale sarà l’anno della caccia alla conferma, dodici mesi pianificati per lasciare un altro graffio e dimostrare di non essere una stella passeggera. In primis l’agenda prevede il ritorno sul palco dell’Ariston proprio al via della nuova edizione del Festival, la prima serata: Mahmood e Blanco, da ultimi vincitori, canteranno “Brividi” (singolo più venduto del 2022). Poi arriverà l’uscita del secondo e nuovo album, uno dei più attesi dell’anno. Se nel primo “Blu Celeste”, la voce di “Ladro di fiori” ha preferito una narrazione personale, resa palese anche dalla scelta di non includere feat, a questo giro le collaborazioni potrebbero esserci ed risultare decisive.

Anche perché ogni volta, poche ma significative, che Blanco ha unito le forze con qualcuno ne è scaturito un successo: fra questi anche “Nemesi” con Marracash. Gli annunci sul 2023 non sono certo finiti: il 4 luglio all'Olimpico di Roma e il 20 luglio al Giuseppe Meazza di Milano Riccardo Fabbriconi, questo il suo vero nome, verrà chiamato alla prova degli stadi. Non è tutto: la nuova Rcf Arena di Reggio Emilia (ex Campovolo) ospiterà la prima edizione del One More Fest, che vedrà Machine Gun Kelly e Blanco esibirsi come co-headliner nella stessa giornata in programma il 23 giugno. Carne al fuoco ce n’è già parecchia e rischia di non essere tutta.

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