Tutto congelato. Concerti annullati. Attività in stand-by. I Foo Fighters dopo la morte di Taylor Hawkins, il batterista della band, scomparso improvvisamente lo scorso marzo, si sono auto-rinchiusi in un limbo. E non sappiamo come ne usciranno. Per rivederli sul palco per la prima volta dalla morte di Hawkins i fan hanno dovuto aspettare sei mesi, dallo scorso marzo: a settembre Dave Grohl e compagni hanno omaggiato l'amico e compagno di una vita con i concerti tributo a Londra e Los Angeles, le uniche apparizioni pubbliche del gruppo del 2022 finora. Il futuro è un'incognita. Intanto lo scorso 28 ottobre è arrivata nei negozi la raccolta "The Essential Foo Fighters", per Legacy Recordings. Con la quale la band conquista idealmente la playlist "I Wanna Rock", che raccoglie il meglio delle uscite rock internazionali, celebrando la generazione contemporanea e al tempo stesso guardando con rispetto ai grandi del passato.
Sono tre le canzoni dei Foo Fighters presenti nella playlist: "My hero", "Everlong" e "All my life". Sono tra le diciannove tracce di "The Essential Foo Fighters", che è il secondo best of della formazione capitanata da Dave Grohl dopo "Greatest Hits" del 2009. Nella foto scelta per la copertina c'è anche Taylor Hawkins: quasi come se Grohl e compagni volessero sottolineare che comunque andrà, Taylor sarà al loro fianco.
Se la band andrà effettivamente avanti, a prendere il posto di Hawkins potrebbe essere suo figlio Shane. Dave Grohl, che fondò i Foo Fighters dopo lo scioglimento dei Nirvana, la cui parabola culminò con il tragico suicidio di Kurt Cobain, ha detto in passato: "Non sarò mai un artista solista. Mi piace suonare con gli amici e radunare le persone intorno a me". Anche stavolta tutto torna ad essere nelle sue mani.