Giorgia è classica e sperimentale nel nuovo singolo

La produzione di Big Fish, la penna di Mahmood: il ritorno della cantante con "Normale" .

Non che avesse mai smesso di brillare. La stella di Giorgia in questi anni ha gravitato intorno all’ecosistema della musica italiana con le giuste distanze, tra dischi dal vivo e di cover (“Oronero live” e “Pop Heart” del 2018), duetti (quello con Marco Mengoni su “Come neve”, quello con Gemitaiz e MadMan su “Scatola nera”, quello con Mara Sattei su “Parentesi”, quello con Elisa, Elodie e Roshelle su “Luglio”) e qualche apparizione su un palco di tanto in tanto (a giugno è stata tra le madrine di “Una. Nessuna. Centomila”, l’evento di solidarietà a Campovolo delle dive del pop italiano). Era da sei anni, però, che la cantante romana non pubblicava materiale inedito“Normale” è il primo antipasto di quello che sarà l’ideale successore di “Oronero”.

Non è un caso che nelle foto promozionali la voce di “Come saprei” indossi a un piede un’elegante scarpa con il tacco e all’altro una sneaker da basketball: sembra voler dire che in fono lei è l’una e l’altra cosa. L’interprete che con canzoni come “Di sole e d’azzurro”, “E poi”, “Strano il mio destino” e dintorni ha dimostrato di avere classe da vendere. Ma anche la popstar coraggiosa e intrepida che non ha paura di uscire fuori dalla sua comfort zone e di sporcarsi le mani. Andatevi a riascoltare “Ladra di vento”, l’album del 2003 con il quale spaziava dall’europop di “Come si fa?” al trip hop di “Viaggio della mente”, spiazzando e dimostrando di essere, come cantava in uno dei singoli, uno “spirito libero”: “Non sopporto più di sentirmi dire / che non è questo il pezzo da interpretare / io oggi sai che faccio / scrivo come mi pare”, cantava, ribellandosi pure ai suoi discografici.

In “Normale” Giorgia è sperimentale e classica allo stesso tempo. La diva che tutti conoscono incontra qui lo stile di Mahmood, che le mette a disposizione la sua penna riconoscibilissima, nel flow, nella struttura del pezzo, nella scelta delle parole: “Cosa è normale per te, oggi forse le offese / ordinare un caffè, aspettar fine mese / da un po’ io negli occhi tuoi vedo un falò / che brucia da sé, brucia da mesi”, canta lei nei primi versi della canzone, composta insieme a Dardust, il re mida del nuovo pop italiano, a Big Fish e a Rhade, braccio destro della mente dei Sottotono, già dietro ai successi di alcuni dei principali esponenti della scena rap, da Guè a Emis Killa. Il ritornello arriva a poco più di trenta secondi dall’inizio della canzone, tra un vortice di batterie elettroniche e sintetizzatori che fa quasi da contraltare all’interpretazione elegante di Giorgia: “Forse troverò un altro senso / guardo il vetro ma poi ripenso / a tutte le volte che mi dicevi / fai da te che se no poi ti freghi / ti amavo quando non mi volevi”.

L’album, la cui direzione artistica è stata firmata proprio da Big Fish, che aveva accompagnato Giorgia con i suoi Sottotono già sul palco di Campovolo per “Una. Nessuna. Centomila”, non ha ancora un titolo né una data d’uscita (secondo alcune indiscrezioni Amadeus stare corteggiando la cantante romana per averla in gara tra i big al Festival di Sanremo 2023, a distanza di ventidue anni dal secondo posto con “Di sole e d’azzurro”). Tra gli ospiti dovrebbero esserci anche Francesca Michielin e Ghemon, co-autori di “Tornerai”, cantata in anteprima da Giorgia nelle scorse settimane durante un live acustico a Milano. Non c'era mai stato un intervallo così lungo tra un album e l’altro, nella sua discografia: i tempi per rinascere e risplendere, da big del pop tricolore qual è, sono finalmente (quasi) maturi.

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