Il disco del giorno: Neville Brothers, "Yellow Moon"

Consigliato e raccontato da Carlo Boccadoro

Neville Brothers
Yellow Moon (CD A&M 395240-2)

Tra i principali alfieri della musica di New Orleans, i Neville Brothers beneficiarono notevolmente dal loro incontro con il produttore Daniel Lanois, già autore di fortunati dischi per gli U2, Peter Gabriel, Bob Dylan e abituale collaboratore di Brian Eno. Le sonorità scure e misteriose delle chitarre di Lanois, unite alla sua predilezione per un sound ricco di echi e riverberi, potevano sembrare azzardate per la musicalità energica e solare dei fratelli Neville, invece il matrimonio funzionò a meraviglia e "Yellow Moon" ottenne un successo istantaneo diventando l’album più venduto nella storia del gruppo.

Oltre a Lanois e Eno, sono presenti nel disco come ospiti gli ottoni della Dirty Dozen Brass Band che galvanizzano l’atmosfera in brani come "Fire and Brimstone", "Voodoo" e "Wild Injuns" caratterizzati da magnifici intrecci di percussioni su cui il basso di Tony Hall fa scorrere riff precisi al millimetro. I quattro fratelli Neville, Aaron (voce e tastiere), Art (tastiere), Charles (sax e percussioni) e Cyril (percussioni e cori) sono musicisti di qualità superiore e mescolano le diversissime componenti stilistiche della loro musica (che vanno dal soul alla musica cajun, dal jazz al funk al gospel) in una mistura che alla fine può portare unicamente il loro nome sull’etichetta.

Abilissimi compositori (sentite "My Blood" e "Wake up") sono egualmente bravi alle prese con i brani altrui, basta ascoltare le bellissime versioni di "A Change Is Gonna Come" di Sam Cooke e le due cover di Bob Dylan ("The Ballad of Hollis Brown" e "With God on Our Side") per rendersene subito conto, ma c’è anche un eccellente "Will the Circle Be Unbroken" che nulla ha da invidiare agli Staples Singers.

Immediatamente trascinante e fruibile, la musica di "Yellow Moon" riesce ad unire il tipico suono delle produzioni di Lanois con il calore e la vitalità tipica dei Neville, pur senza fare alcuna concessione al gusto pop imperante nelle classifiche quando il disco uscì (nel 1989). Perfetta per essere ascoltata sia in strada che con la necessaria concentrazione sull’impianto di casa, la musica di questi grandi artisti è in grado di interessare un pubblico ancora più vasto di quello che l’ha conosciuta finora, specialmente in Italia; se avete bisogno di un po’ di energia autentica provate a dar loro fiducia
 

Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.

Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.

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