The Snuts: quattro scozzesi alla conquista del Regno Unito
Con "Glasgow" del 2016, canzone di debutto diventata un simbolo della loro storia, hanno subito mostrato tutto il loro valore a livello di scrittura e di sound. Nel 2021 il primo grande squillo: il disco "W.L.", abbreviazione di West Lothian, la zona della Scozia da cui orgogliosamente provengono e dove, nel 2015, si sono formati e hanno mosso i primi passi, arriva primo in classifica e stupisce per la fusione fra rock, pop e scrittura. “Burn The Empire” è il secondo progetto della band scozzese, uscito in questo 2022, che arriva dopo il buco nero della pandemia e alcune esperienze live negli Stati Uniti, antecedenti al Covid, che hanno permesso ai quattro di crescere. Gli Snuts sono Jack Cochrane, Callum ‘29’ Wilson, Joe McGillveray e Jordan 'Joko' Mackay. Sono quattro ragazzi di Whitburn, che si sono conosciuti fra i banchi di scuola, influenzati da band come i Libertines e gli Arctic Monkeys. Non mancano i riferimenti al primo Paolo Nutini. “Prima di diventare una band a tempo pieno, Cochrane era un falegname, Wilson lavorava con l’ardesia, Mackay era un meccanico e McGillveray aveva le qualifiche per essere uno scalpellino”, ha raccontato il gruppo.
Uno degli ultimi singoli di lancio del secondo disco è stato "Knuckles", un brano indie pop creato per i festival, che palesa le linee artistiche e sonore seguite dalla band. "Volevamo creare qualcosa di piacevole e spensierato. È una canzone vicina ai nostri cuori, ma aperta all'interpretazione, un brano indie new age pensato per lasciarsi andare", ha dichiarato il cantante Jack Cochrane a proposito della canzone. "Il brano è stato ispirato dal tema della forza dello spirito femminile da cui ho avuto la fortuna di essere circondato nel corso della mia vita. Parla di resilienza e forza”. Con “Burn The Empire” non sono riusciti a bissare il primo posto dell’esordio, ma i quattro scozzesi, nella prima settimana, hanno comunque messo i piedi sulla terza posizione del podio della graduatoria Uk. Il singolo più ascoltato del nuovo progetto è “Hallelujah Moment”.
The Snuts, che hanno suonato per la prima volta in Italia nel settembre del 2022, sono una delle band più interessanti nel Regno Unito in questo momento e meritano di essere approfonditi: in “Burn The Empire" offrono brani brillanti. Prodotto dai collaboratori di lunga data Detonate e Clarence Coffee Jr, l'album continua l'evoluzione dei quattro scozzesi sia dal punto di vista sonoro che dei testi. Il cantante Jack Cochrane, incoronato come voce di protesta delle nuove generazioni, affronta molti dei temi che riguardano i giovani di oggi. L'album si apre con il brano che dà il titolo al progetto, un attacco senza esclusione di colpi contro le corporazioni e i politici corrotti, inoltre si affrontano gli effetti negativi dei social media con "Zuckerpunch", mentre "13" accende i riflettori sulla mancanza di servizi per la salute mentale e gli effetti letali della povertà in Uk, oltre al suo impatto sulla società.
"Ci è stata data la possibilità di creare un disco in cui sentivamo finalmente di poter affrontare alcuni degli argomenti, sociali o spirituali, che morivamo dalla voglia di urlare", ha detto Jack. "Ci sono canzoni che parlano di alti e bassi, di cose di cui vogliamo davvero trattare e di cose che non possiamo fare a meno di sentire, ma per cui non avevamo mai trovato lo spazio". Coinvolgente e sincero, “Burn The Empire” è in primis il lavoro di una band che vive nel suo tempo, con uno sguardo rivolto al futuro.