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Chi sono i Ghost Hounds, che apriranno per gli Stones a Milano

Da Pittsburgh alla conquista di Mick Jagger e soci: suoneranno prima dei Rolling Stones a San Siro.

Non una novità: è già da un po' che la band capitanata da Tré Nation, da Pittsburgh, in Pennsylvania, viene inserita da Mick Jagger e soci nella rosa di opening act delle tournée dei Rolling Stones. Saranno i Ghost Hounds ad aprire il concerto della band di "(I can't get no) Satisfaction" allo Stadio San Siro di Milano il 21 giugno prossimo, unica data italiana della tournée - partita da Madrid lo scorso mercoledì - con la quale Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Steve Jordan, che ha preso il posto del compianto Charlie Watts, festeggiano sui palchi degli stadi europei i sessant'anni di attività dei Rolling Stones. 

Il sestetto di Pittsburgh, Stati Uniti, evoca il rock'n'roll con un'inclinazione blues. I Ghost Hounds hanno pubblicato il loro album d’esordio, "Roses are black", nel 2019, e subito dopo l'uscita di quel disco i Rolling Stones li arruolarono tra gli opening act del "No filter tour". Dopo aver conquistato la critica e gli appassionati, il gruppo ha affinato questo stile distintivo con il secondo album, "A little calamity", seguito lo scorso mese da "You broke me", di cui Tré Nation e soci faranno ascoltare qualche brano proprio sul palco di San Siro. 

“Siamo così entusiasti di tornare on the road con gli Stones! È un onore assoluto poter condividere il palco con queste leggende e non vediamo l'ora di suonare per dei nuovi fan a Milano", ha fatto sapere il leader della band statunitense.

Al Wanda Metropolitano di Madrid, scelto dagli Stones per il debutto del "Sixty tour", prima di Mick Jagger e soci si sono esibiti i Vargas Blues Band, che avrà come ospite John Byron Jagger, nipote di Mick Jagger, e il trio di Barcellona dei Sidonie. Stavolta tra gli opening act - almeno per ora - i Maneskin, scelti per aprire lo scorso novembre lo show della rock band a Las Vegas, non ci sono: "Si tratta di un modo di pensare alla vecchia maniera. Nessuno mantiene il rock’n’roll in vita, è semplicemente impossibile da uccidere. Nella mia testa ciò che stiamo facendo è diverso da ciò che fa Machine Gun Kelly che è diverso da ciò che fa Yungblud, che è molto lontano da ciò che fa Willow Smith. La musica si sta sviluppando: tutto è in collisione e si mischia per bene", ha detto recentemente al New Musical Express il leader del gruppo romano, Damiano David, replicando alle dichiarazioni di Mick Jagger sulla mancanza di cantanti rock nella scena contemporanea.

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