"Their Satanic Majesties Request", l'album dei Rolling Stones, è uscito l'8 dicembre del 1967; all'avvicinarsi del cinquantacinquesimo compleanno lo raccontiamo canzone per canzone, in ordine di tracklist.
Gomper (Jagger-Richards)
Jagger: voce, cori • Jones: mellotron, dulcimer, flauto dolce • Richards: chitarre, cori • Wyman: basso • Watts: tablas ••• Nicky Hopkins: organo
Registrazione luglio, agosto 1967; Olympic Studios, Londra
Produttore Rolling Stones - Fonico Glyn Johns
"Gomper" è l’episodio che illustra in modo più eloquente la tendenza a indulgere in improvvisazioni più o meno coerenti nel tentativo di espandere le possibilità della musica pop. La lunga coda strumentale del pezzo punta decisamente in questa direzione ma esperimenti di questo tipo non sono il forte degli Stones, come ha osservato Watts: “Allora l’acido stava aprendo un sacco di possibilità ma non si può dire che quello che facevamo fosse radicale quanto gli esperimenti di musicisti come Albert Ayler e Sun Ra. Almeno, io la vedo così”.
Le parti strumentali offrono ampio spazio di manovra a Jones e al suo interesse per strumenti esotici, però il risultato finale sembra l’effetto di un eccesso di autoindulgenza più che di un preciso obiettivo artistico. Jagger ha ammesso: “Perdevamo troppo tempo. Finisci col pensare che tutto quello che fai sia grande e non hai limiti, e Andrew a quel punto se n’era già andato”. Anche senza Oldham, resiste nel gruppo un briciolo di senso critico, e "Gomper" viene inserita nell’album in una versione di circa cinque minuti: lunga rispetto alla media di un pezzo pop ma comunque quasi dimezzata rispetto a un paio di altre versioni uscite su bootleg che arrivavano a sfiorare i nove minuti
Questo testo è tratto, per gentile concessione dell'editore, da “Il libro nero dei Rolling Stones” di Paolo Giovanazzi, Giunti.