"Radici" di Francesco Guccini è stato pubblicato cinquant'anni fa, nell'ottobre del 1972. Ripercorriamo l'album canzone per canzone, in ordine di tracklist.
Il vecchIo e il bambino
Favola apocalittica e generazionale del c’era una volta un pianeta “coperto di grano”. Il presunto nonno invita il presunto nipote a immaginare i frutti, i fiori, le voci, i colori, le semplici meraviglie che non esistono più in uno scenario post-nucleare, riproposto ahinoi dal più subdolo dei nostri nemici contemporanei, il coronavirus.
La polvere rossa si alzava lontano
E il sole brillava di luce non vera
E tutto d’intorno non c’era nessuno
Solo il tetro contorno di torri di fumo
Nonostante la commozione del vecchio (“Con gli occhi bagnati seguiva il ricordo di miti passati”), il bambino sembra non credergli, fino all’ultima richiesta che conferma tutti i dubbi. Quello che mi stai raccontando è troppo bello per essere stato vero, è solo una favola. Ma mi piace.
I vecchi non sanno nel loro pensiero
Distinguer nei sogni il falso dal vero
Mi piaccion le fiabe, raccontane altre
Nel 1974 i Nomadi ricantano il pezzo in una versione che non convince Guccini, perché «evidenzia troppo il 3/4, mentre io cerco di allungare questo tempo per togliergli l’effetto di valzerone». Nel 2002 nell’album celebrativo "Millennium Italia" "Il vecchio e il bambino" viene inserita fra le canzoni più significative del secolo passato, in buona compagnia ("Emozioni", "La canzone di Marinella", "Margherita", "Rimmel", "Questo piccolo grande amore", "Gloria", "Figli delle stelle", "Samarcanda").
Questo testo è tratto da "Tutto Guccini" di Federico Pistone, pubblicato da Arcana, per gentile concessione dell'autore e dell'editore. (C) 2020 Lit edizioni s.a.s.