Morte di Mark Lanegan, i tributi degli artisti

La comunità musicale internazionale piange la scomparsa dell’eroe del grunge, morto oggi all’età di 57 anni

Ha colpito al cuore la comunità musicale internazionale la scomparsa di Mark Lanegan, il già leader degli Screaming Trees e figura di spicco della scena grunge di Seattle da anni titolare di un fortunata carriera solista e di collaborazioni con nomi di primo piano del panorama rock mondiale come P.J. Harvey e Queens of the Stone Age.

A nemmeno un’ora dalla comunicazione data dalla famiglia dell’artista attraverso i suoi canali ufficiali, i social già si stavano popolando dei commossi omaggi tributati all’artista scomparso da amici e colleghi.

Tra i più tempestivi c’è stato anche l’italiano Max Collini, già leader degli Offlaga Disco Pax, che in una story sul proprio canale Instagram ufficiale ha ricordato “Tono metallico standard”, brano incluso in “Socialismo tascabile” del 2005 nel testo del quale è citato lo stesso Lanegan:

 

“Un vero cantante”, hanno commentato gli Sleaford Mods: “Riposa in pace, amico”.

“Una notizia tremenda quella della scomparsa di Mark Lanegan”, ha scritto il frontman dei Charlatans Tim Burgess: “Fai buon viaggio, ci mancherai”.

“Notizia terribile”, secondo Irvine Welsh, l’autore del bestseller “Trainspotting”.

“Apprendere della morte di Mark Lanegan mi ha paralizzato”, ha fatto sapere Badly Drawn Boy: “Sono devastato. L’ho incontrato un paio di volte, ed ero nervoso, perché l'ho apprezzato moltissimo. Era un perfetto gentiluomo, gentilissimo: uno dei più grandi cantanti degli ultimi trent’anni”.

 

 

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