Sanremo 2022, il diario di Giovanni Truppi: la sera delle cover

Il cantautore racconta in prima persona a Rockol la sua esperienza al Festival: la quinta puntata

Oggi è... il quarto giorno di Sanremo e ieri ho cantato molto tardi, all'1 e 21 di notte. Ho impiegato un po' di tempo a carburare questa mattina, ora credo di esserci riuscito, ma chissà. Sono contento di come è andata ieri, non ero sicurissimo appena finito di cantare, poi mi sono arrivati dei feedback positivi. Sono tornato in albergo, ho mangiato qualcosa, ho rivisto la canzone e mi sembra di avere fatto meglio della sera precedente, anche se ero un po' più abbandonato nell'escuzione. Ma questa cosa ha funzionato: ho guardato in camera alla fine della canzone, come mi avevano suggerito di fare, e mi ha fatto ridere fare questa cosa.

Oggi suonerò "Nella mia ora di libertà" insieme a Fabrizio... Eh, magari! Insieme a Vinicio Capossela, che è fantastico. Ho scelto questa canzone per la sua forte connotazione politica, perché mi sento rappresentato. In questi anni di lavoro non mi sono occupato solo di sentimenti, mi sembrabva oppertuno in questa occasione raccontare un'altra parte di me e in questo caso riesco a farlo meglio che con le mie canzoni.

È stato fantastico coinvolgere Vinicio in questa cosa: è la prima volta che viene a Sanremo, immaginavo che su questa cosa dovesse riflettere un po', ma l'adesione sul brano è stata totale da subito. Gli ho proposto sia il brano sia la mia idea sul brano, che non vovelo riproporre come in una teca di museo, pur rispettandolo. Siamo andati scorrevolmente su un'idea di arrangiamento che avevo e su cui abbiamo fatto delle variazioni ulteriori. Non vedo l'ora: è una grande responsabilità ma anche una festa di bellezza 

Vuoi leggere di più su Giovanni Truppi?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996