Otto donne per l'8 marzo: Cher

Profili tratti dal libro "Just like a woman" di Lucio Mazzi

Cher

Nei ’60 Cherilyn Sarkisian LaPierre (1946) era solo il 50% di un duo con il marito Salvatore Bono (1935-1998), autore e produttore di poco successo che aveva sposato nel ’64 a 17 anni. In realtà, all’inizio l’idea di Bono era di lanciare la moglie come solista, ma lei soffriva di panico da palcoscenico e lo convinse a creare un duo, Cesar & Cleo che presto divenne Sonny & Cher. I primi singoli non vendettero neanche ai parenti, ma nel 1965 Sonny & Cher arrivarono in testa ale classifiche con "I Got You Babe". 

La loro vita cambiò: benissimo andò anche il loro primo album "Look at us" che sposava rock e testi di protesta e negli anni successivi i due portarono costantemente in classifica tutti i singoli pubblicati. Entro la fine del 1967, avevano venduto 40 milioni di dischi in tutto il mondo.

Ma in quel momento Cher decise di fare anche da sola, senza però sciogliere il duo: incideva (vendendo ad esempio un milione di copie con "Bang Bang") e faceva concerti da sola, come Cher, ma anche in coppia con Bono. 

Alla fine del decennio però, il duo aveva già dato il meglio, i giovani erano più interessati alla nascente psichedelica di Byrds, Jefferson Airplane o Jimi Hendrix, in più, paradossalmente, il fatto che loro apparissero costantemente come una coppia molto unita e fedele in un periodo di rivoluzione sessuale, e dichiaratamente ostile alle droghe nel periodo contrassegnato dall’LSD, li allontanò dai giovani americani: troppo “vecchi e noiosi”!

Quella che sembrava una storia artistica finita (e anche dal punto di vista personale la coppia stava vacillando), riprese inaspettatamente forza nel ’71 con una serie di show televisivi di grande successo: sarebbe stato un fuoco di paglia. Intanto Cher si faceva apprezzare come attrce, pur se in film dallo scarisissimo successo, e, pur sempre con Sonny a fianco in veste di consigliere, continuava a fare dischi da solista ottenendo più successo di quelli in duo. La storia, artistica e umana dei due arrivò alla fine con un burrascoso divorzio nel 1974 e da quel momento di Sonny si persero gradatamente le tracce mentre Cher poté finalmente dirsi libera, umanamente (peraltro, 5 giorni dopo aver ottenuto il divorzio sposò il chitarrista Greg Allman) e artisticamente, di decidere per sé. 

Il primo album di questa nuova vita, "Stars", fu un flop (ma poi venne molto rivalutato), i successivi negli anni ’70 nei quali cercava di proporsi come cantante rock, cosa che intimamente non era, andarono ancora peggio (e non vennero rivalutati). Ma se la musica non funzionava più perché non riprovarci come attrice? Qui le cose andarono meglio: Golden Globe e Nomination all’Oscar come miglior attrice per "Silkwood", premio come miglior attrice al Festival di Cannes per "Mask", grandi incassi per "Suspect" e "Le streghe di Eastwick", Golden Globe e Oscar come migliore attrice protagonista per "Stregata dalla luna"… A fine decennio era una delle attrici più pagate di Hollywood. Ma la musica… Beh, quella era una passione che i trionfi cinematografici non potevano sopprimere. Nel 1987, tornò nei negozi di dischi con "Cher" e questa volta fu un trionfo. Il primo dopo tanti anni. E non sarebbe stato l’ultimo perché tutti i suoi dischi del decennio divennero di platino. Da quel momento avrebbe sempre alternato cinema e musica con uguale successo. 

Cher è l'unica cantante che possa vantare almeno una canzone al numero 1 della classifica USA in sei decenni, dagli anni Sessanta fino agli anni 2010, vendendo complessivamente oltre 100 milioni di copie, e con Barbra Streisand è la sola cantante di successo ad aver vinto un Oscar come attrice (Barbra in realtà ne ha vinti 2). 


Questa scheda è tratta dal libro "Just like a woman" di Lucio Mazzi, per gentile concessione dell'autore.

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