Bruce Springsteen, Pete Townshend, Tom Morello, Jackson Browne, Steven Van Zandt, Nona Hendryx e Dion DiMucci sono solo alcuni degli artisti che prenderanno parte all’evento virtuale “Land of Hope and Dreams: A Celebration of Dave Marsh’s Work and Vision”.
L’iniziativa, volta a celebrare la carriera del 71enne critico musicale statunitense Dave Marsh - tra i primi redattori della rivista Creem, collaboratore del magazine americano “Rolling Stone” e autore di 25 libri (tra cui due biografie sul cantautore del New Jersey), oltre che padrone di casa di "Kick Out the Jams" e altri programmi su SiriusXM -, è in programma da oggi, 30 aprile, fino al prossimo 15 maggio e prevede una serie di incontri su Zoom ai quali è possibile partecipare registrandosi sul sito dell’evento (a questo indirizzo).
Il titolo dell’evento riprende quello della canzone di Springsteen “Land of Hope and Dreams”, originariamente inclusa nell’album “Wrecking Ball” del 2012 e - tra le altre cose - eseguita dal Boss lo scorso gennaio a Celebrating America per l’insediamento del presidente statunitense Joe Biden, definitiva dagli organizzatori come “una canzone di Bruce Springsteen che immaginava una comunità inclusiva”.
"Dave Marsh è una forza nella cultura musicale dalla fine degli anni '60", ha detto a Billboard lo storico manager del Boss e amico di lunga data di Marsh, Jon Landau, che prenderà parte al primo incontro in programma (qui il calendario completo) alle 20.30 di questa sera nel fuso orario Eastern Time - quando in Italia saranno le 2:30 dell’1 maggio. Ha aggiunto: "Che sia attraverso i suoi numerosi libri, le sue innumerevoli recensioni, il suo giornalismo o i suoi programmi radiofonici, una cosa è rimasta costante: porta sempre il suo amore per la musica in tutto ciò che fa”.
Il chitarrista dei Rage Against the Machine, invece, ha dichiarato: “Dave Marsh è da sempre un instancabile difensore della giustizia, dei diritti umani e del rock and roll. La sua penna e la sua voce giocano una parte importante nella storia della musica che amiamo e nella lotta per un mondo più giusto e decente”.