Vasco Brondi: "Franceschini conosce il senso del ridicolo?"

“Abbiamo cercato di intervenire con degli strumenti di urgenza che si sono in parte aggiunti a quelli generali e in parte sono stati dedicati ai lavoratori del settore. Per la prima volta in un settore che non aveva nessuna forma di protezione sociale sono arrivati gli ammortizzatori, interventi per tutte quelle tipologie di lavoratori precari, non garantiti e intermittenti”. Cosi’ il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel suo intervento all’assemblea degli lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo che hanno occupato il Globe Theatre, a villa Borghese, a Roma. Parole che non sono andate giù a Vasco Brondi, che attraverso Twitter ha commentato: "Dopo aver chiuso tutti i luoghi della cultura senza distinzione compresi i musei (e nonostante le chiese aperte) Dario Franceschini quando occupano un teatro dice “Sono con voi”. Conosce il senso del ridicolo? Sono sinceramente curioso, non è una domanda retorica..."
Il ministro proprio qualche giorno fa era stato attaccato anche da Daniele Silvestri, che in una recente intervista ha espresso tutto il proprio disappunto per la mancanza di riguardo avuto dal governo da un anno a questa parte nei confronti dei lavoratori del mondo dello spettacolo, "Non si può stare zitti e buoni in attesa. Vero che la salute viene prima di tutto, ma dopo un anno il confine diventa più confuso: in queste condizioni il lavoro è salute e dignità".
Annuncia altresì la sua presenza alla manifestazione nazionale del settore dello spettacolo e degli eventi indetta da Bauli in Piazza a Roma in Piazza del Popolo per le ore 17.00 del prossimo sabato 17 aprile dove verranno schierati 1.000 bauli ai piedi del Pincio. Silvestri ha inoltre commentato le dichiarazioni del ministro della cultura Dario Franceschini che chiede ci sia una parità di diritti tra il mondo dello sport e quello dello spettacolo: "Dimostra di esserci e di voler cogliere la palla al balzo. Però sa anche che Bauli in Piazza ha messo sul tavolo proposte concrete sia per i protocolli di ripartenza che per le misure emergenziali".