Michael Jackson, il fratello Marlon: ‘Si travestiva da senzatetto per non farsi riconoscere’

Il familiare dello scomparso Re del Pop ricorda come la superstar di ‘Thriller’ cercò di far fronte agli sbalorditivi livelli di popolarità raggiunti. E a che prezzo...

Se anche per una personalità mediamente popolare al grande pubblico, oggi, è praticamente impossibile condurre una vita sociale normale che includa una passeggiata, una consumazione in un locale pubblico o una visita al proprio negozio preferito, pensate cosa deve aver passato Michael Jackson, che a partire dalla prima metà degli anni Ottanta fino alla sua scomparsa - sopraggiunta prematuramente nel 2009 quando l’artista aveva appena 50 anni - è stato un fenomeno mondiale capace di vendere centinaia di milioni di copie in tutto il mondo.

Lo status di icona culturale al quale era stato assurto quando ancora era in vita aveva costretto la leggendaria voce di “Bad” a rinunciare del tutto a una vita normale. Rinuncia, questa, che come spiegato dal fratello dell’artista Marlon nel corso di un’intervista concessa al britannico Guardian, il Re del Pop aveva accolto tutt’altro che con favore.

“Michael si era dipinto dentro una scatola”, ha spiegato Marlon: “E per lui era difficile. Molto difficile. Devastante. Se fosse uscito, nel giro di qualche secondo la gente gli avrebbe chiesto cosa stesse facendo. Per questo aveva iniziato a travestirsi”.

Un giorno, infatti, Michael incontrò il fratello in un negozio di dischi: “Lo avvicinai e gli sussurrai in un orecchio: ‘Michael, cosa ci fai qui?’. Era vestito da barbone. I suoi vestiti erano sporchi, aveva i denti sporgenti e una pettinatura afro. Le sue scarpe erano sporche e la sua maglietta strappata, ma stava comprando degli ottimi dischi”.

“Gli dissi che oltre ai dischi un’altra cosa l’aveva tradito”, ha proseguito Marlon: “Le scarpe. ‘Indossi sempre quelle’. Erano gli stessi mocassini che usava quando si esibiva sui palchi”.

Nel corso della stessa intervista è intervenuta anche una delle sorelle dell’artista, Jackie: “Ogni volta che vado a Las Vegas lo vedo di fianco a me”, ha ricordato la donna, ribadendo quanto le manchi il fratello, “E’ come se avessi il suo volto stampato su un enorme cartellone di fianco al mio sedile. Mi fermo a un semaforo e gli dico: ‘Che succede, fratello?’”.

Vuoi leggere di più su Michael Jackson?

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996