Le ultime sulla disputa tra i Soundgarden e la vedova di Chris Cornell

Non si è fatta attendere la replica di Vicky Cornell, la vedova di Chris, alla decisione degli altri membri dei Soundgarden di rivolgersi a un giudice per riavere gli accessi ai social media della band un tempo guidata da suo marito: "Nei loro ultimi attacchi affermano di essere contro l'hashtag 'no one sings like you anymore' nonostante la frase sia tratta dal testo di 'Black hole sun', che i fan hanno creato ed utilizzato per omaggiarlo sin dal giorno della sua scomparsa", ha fatto sapere la donna, replicando via social - con una storia pubblicata su Instagram - a Kim Thayil, Matt Cameron e Hunter Shepherd, che l'hanno accusata di averli estromessi dal controllo dei canali social ufficiali del gruppo, privandoli delle password delle pagine e del sito web della band.
I musicisti, come già riportato da Rockol, hanno presentato una richiesta presso una corte distrettuale di Washington, D.C., chiedendo di tornare in possesso delle password.
Nella vicenda non è intervenuto solamente l'avvocato della vedova, Marty Singer, che ha accusato Thayil, Cameron e Shepherd di non aver mai mostrato interesse per i social media del gruppo, a meno che non gli servissero per promuovere i rispettivi progetti solisti. Ma anche l'ex manager del gruppo, Ron Lafitte, che ha detto: "Durante i miei sei anni di lavoro con Chris Cornell e Soundgarden, Chris e Vicky hanno sempre controllato tutti gli account dei social media di Soundgarden, sia direttamente che tramite il loro rappresentante personale dei social media. In nessun momento sono stati coinvolti altri membri dei Soundgarden, né prima né dopo la morte di Chris".