
UnitedMasters, piattaforma di distribuzione focalizzata sugli artisti indipendenti, ha concluso un round di finanziamento (Series B investment) da $50 milioni, che ha visto Apple nel ruolo della capocordata. Insieme alla big tech di Cupertino hanno partecipato al finanziamento sia Alphabet, casa madre di Google, che il venture capital Andreessen Horowitz. Per Google si tratta del secondo investimento nella ex-startup musicale, dopo quello iniziale da 70 milioni varato nel 2017.
I commenti delle parti in causa sono stati i seguenti:
Steve Stoute, CEO e fondatore di UnitedMasters: “Il potere nell'industria musicale si è nuovamente spostato nelle mani degli artisti. Utilizzeremo quel potere per restituire la proprietà intellettuale dell'industria nelle mani dei suoi legittimi prorietari. Abbiamo costruito UnitedMasters come una casa discografica in totale controllo per rimuovere le barriere all'ingresso per qualsiasi artista indipendente che voglia creare e conservare l'intero patrimonio delle propria opera, connettersi direttamente ai propri fans e guadagnare molto più denaro rispetto al modello tradizionale mediante nuove linee di ricavo, come la pubblicità. La tecnologia ha sicuramente trasformato la musica per i consumatori. Ora è tempo che cambi le economie degli artisti".
Eddy Cue, per Apple: “Steve Stoute e UnitedMasters offrono ai creatori maggiori opportunità per elevare le proprie carriere e portare nel mondo la loro musica. I contributi degli artisti indipendenti giocano un ruolo significativo nell'alimentare la crescita e il successo continui dell'industria musicale e UnitedMasters, così come Apple, è impegnata nel conferire maggiore potere ai creatori”.