UMG: l'assemblea straordinaria di Vivendi dà l'ok all'IPO

Si è conclusa nella tarda serata di ieri, 29 marzo, l'assemblea straordinaria convocata da Vivendi, casa madre di Universal Music Group, per sottoporre al voto dei propri azionisti due risoluzioni strumentali ad agevolare il processo di quotazione della major francese. Presieduta da Yannick Bolloré, l'assemblea ha visto presenti o rappresentati oltre il 73% dei soci che hanno approvato le risoluzioni con una maggioranza del 99,98%.
Il senso pratico delle due risoluzioni, in effetti di natura piuttosto tecnica e legale, è stato illustrato da un comunicato finale rilasciato da Vivendi: miravano a concedere alla holding il permesso di distribuire "dividendi, dividendi ad interim, riserve o premi in forma di asset, inclusi titoli finanziari”. Il passaggio è fondamentale per consentire che il piano originale di quotazione - di cui abbiamo riferito a febbraio - proceda nella direzione desiderata. Dopo la quotazione, infatti, è atteso che flotti in borsa il 60% del capitale di UMG. Mentre è previsto che tanto Vivendi quanto Tencent (che detiene, dopo due acquisti di pari entità consecutivi, il 20% del capitale di UMG) restino azionisti con quote del 20% a testa, i proventi della quotazione potranno essere distribuiti ai soci di Vivendi anche in forma di azioni della quotanda all'interno di un piano di distribuzione di dividendi.
Grande la soddisfazione lasciata trasparire da Arnaud de Puyfontaine, Presidente del Board e CEO di Vivendi: “Il voto unanime in favore delle due risoluzioni dimostra il supporto totale nei confronti della nostra strategia da parte dei nostri azionisti”.
Nessuna ulteriore anticipazione, invece, è trapelata sui tempi dell'IPO, attualmente sempre prevista all'Euronext di Amsterdam entro la fine del 2021.