Una superstar come Lady Gaga è, per dirla con una espressione anglosassone, 'bigger than life'. L'artista che all'anagrafe di New York è registrata come Stefani Joanne Angelina Germanotta oggi, nel giorno del suo trentacinquesimo compleanno, è molto più di una musicista. La cronaca di questo ultimo mese ci informa, per fare un esempio, che è impegnata a girare un film in Italia, 'House of Gucci', con Adam Driver agli ordini del leggendario regista britannico Ridley Scott. Però se Gaga è arrivata ad essere una stella ci sono pochi dubbi che il merito va ascritto alla sua musica, alle sue canzoni, ai suoi dischi, oltre che al suo carisma e alle sue capacità di usare al meglio i vari media.
Lady Gaga ha pubblicato in tutto sei album in studio. Il primo, quello che ha dato il via al fenomeno 'Gaga', è uscito nell'estate 2008, il suo titolo: "The Fame". Un disco che ha spaccato le classifiche facendo leva su singoli come "Just Dance", "Poker Face", "Paparazzi", "LoveGame". A proposito di chart, negli Stati Uniti, il disco vi ha trascorso, dalla sua pubblicazione, oltre duecentotrenta settimane non consecutive.
Un anno più tardi Gaga ha pubblicato una riedizione di "The Fame", intitolata "The Fame Monster", dove il primo album viene completato da altri otto brani anch'essi di grandissima diffusione come "Bad Romance", "Alejandro" e "Telephone", questa proposta insieme a Beyoncé. Un successo, quello del primo album insieme alla riedizione che, per dare un ordine di grandezza, si può quantificare in quindici milioni di copie vendute.
Per avere un grande raccolto, ci vuole una grande semina. I primi due episodi della carriera di Lady Gaga hanno seminato davvero molto bene e, puntualmente, il raccolto del secondo album, "Born This Way", uscito nel 2011, è stato ottimo e abbondante. Di più, un trionfo. Il disco ha finito per guadagnare la prima posizione in ogni angolo del pianeta Terra. La title track è uno degli inni più conosciuti della musicista statunitense, ma tutti i brani, a partire da "The Edge of Glory", sono all'altezza della sua fama.
Due anni più tardi, nel 2013, viene pubblicato il terzo album di studio, "Artpop". Lady Gaga è ormai diventata una icona mondiale, può permettersi ciò che vuole, finisce in classifica per inerzia, ma questo è il capitolo meno riuscito e compreso della sua carriera. Il singolo di punta è "Applause" e al disco hanno partecipato R.Kelly, T.I., Too Short e Twista.
Nel 2014, Gaga va dove la porta il cuore e pubblica un album di cover swing e jazz insieme al re dei crooner, l'88enne Tony Bennett. Il quarto passo della sua discografia, "Cheek to Cheek", permette alla musicista newyorkese di nascondere un pochino la popstar internazionale che deve stupire sempre e comunque con scelte eccessive e di mettere in primo piano solo la sua voce e regalare un'altra immagine di sé. Tanto per non farsi mancare nulla, il disco finisce al primo posto della classifica negli Stati Uniti e si aggiudica un Grammy.
Nel 2016 esce "Joanne" ed è il quarto album consecutivo di Lady Gaga a raggiungere la posizione numero uno della classifica statunitense. Le canzoni del disco sono più a fuoco di quelle del precedente "Artpop", ma comunque parecchio distanti da quelle esplosive ed incontenibili degli inizi di carriera. Di "Joanne" Gaga ha detto: "Con questo disco ho voluto ricercare una connessione umana con il mondo in modo più profondo".
Nel maggio 2020, tre anni e mezzo dopo "Joanne", esce "Chromatica", il suo ultimo, ad oggi, episodio discografico. Nel mezzo tra un disco e l'altro, Lady Gaga, nel 2018, è stata la protagonista del film 'A star is born' diretto e interpretato da Bradley Cooper. Gaga partecipa alla colonna sonora del lungometraggio e si aggiudica il Premio Oscar per la migliore canzone con "Shallow". L'enorme successo di "Shallow" la riporta al centro dell'attenzione generale e a beneficiarne è anche, inevitabilmente, "Chromatica" che, al solito, fila diretto in cima alle classifiche di mezzo mondo.