Musica dal vivo in crisi, il MiC: erogazione ristori 2020 entro fine marzo

In una nota diffusa oggi, giovedì 18 marzo, La Musica che Gira, il coordinamento composto da lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti della musica dal vivo, hanno riferito della risposta del Ministero della Cultura all’appello lanciato ieri, mercoledì 17 marzo, circa le tempistiche di erogazione dei ristori promessi con il Decreto Rilancio dello scorso mese di agosto.
“Il Mic ha comunicato stamattina che in data odierna il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso disponibili sui capitoli di bilancio delle Direzioni Generali del Ministero della Cultura le risorse necessarie per l’erogazione dei contributi previsti dall’emergenza sanitaria e quindi di aver immediatamente avviato le procedure di pagamento per i bandi oggetto della lettera e per i fondi collegati al DM 394 per gli organizzatori dei concerti e ai DM 503 e 557 per il sostegno agli operatori extra fus. I beneficiari verranno ristorati come da dati forniti dal Ministero della Cultura entro la fine di marzo 2021”, si legge nel comunicato.
“Sono stati emessi due bandi (il n. 397 e il n. 486) destinati a ristorare le perdite delle aziende a vario titolo penalizzate dal fermo dello spettacolo dal vivo durante la pandemia”, aveva osservato ieri La Musica che Gira nella lettera aperta indirizzata, oltre che al ministro della Cultura Dario Franceschini, anche al presidente del Consiglio Mario Draghi: “Di questi dieci milioni, già assegnati a chi ha partecipato al bando, si sono perse le tracce. Dal mese di novembre alle richieste di informazioni le risposte del Ministero rimandavano sempre al mese successivo come data dell’erogazione, fino ad arrivare a metà marzo. Nel mezzo c’è stato anche un trasferimento di casse di competenza tra il MIC e il MEF, ma il ritardo nelle erogazioni resta grave e mette in seria difficoltà un numero consistente di imprese che su quel sostegno economico aveva fatto affidamento in uno dei periodi più complicati per la sopravvivenza del settore. Non cerchiamo colpe, non ci interessano. Pretendiamo che qualcuno si prenda la responsabilità di dirci dove sono finiti questi 10 milioni del bando 486 e le residue erogazioni del bando 397. Una richiesta alla quale si aspettano ora delle risposte ufficiali”.