Tony Allen: esce il primo album postumo della leggenda dell'Afrobeat

Ci stava lavorando l'anno scorso, prima dell'aneurisma aortico che se lo portò via, a 79 anni: l'ultimo album di Tony Allen, leggenda dell'Afrobeat, ha ora una data d'uscita. Il disco, che è il primo lavoro postumo del batterista, attivissimo in studio anche negli ultimi anni (da "Film of life" del 2014 a "The source" del 2017), arriverà nei negozi e sulle piattaforme il prossimo 30 aprile, in occasione di quello che sarà il primo anniversario della sua scomparsa. Si intitola "There is no end" e contiene collaborazioni con - tra gli altri - Damon Albarn e Skepta, che hanno partecipato a una traccia, "Cosmosis", già disponibile in rete.
Damon Albarn aveva omaggiato Tony Allen con "How far?", canzone dei Gorillaz con lo stesso Skepta pubblicata dalla band pochi giorni dopo la scomparsa del batterista, tra le tante frutto della collaborazione tra Albarn e Allen.
Di seguito, copertina e tracklist di "There is no end":

01. Tony’s Praeludium
02. Stumbling Down (feat. Sampa the Great)
03. Crushed Grapes (feat. Lord Jah-Monte Ogbon)
04. Très magnifique (feat. Tsunami)
05. Mau Mau (feat. Nah Eeto)
06. Coonta Kinte (feat. Zelooperz)
07. Rich Black (feat. Koreatown Oddity)
08. One Inna Million (feat. Lava La Rue)
09. Gang On Holiday (Em I Go We?) (feat. Jeremiah Jae)
10. Deer In Headlights (feat. Danny Brown)
11. Hurt Your Soul (feat. Nate Bone)
12. My Own (feat. Marlowe)
13. Cosmosis (feat. Ben Okri + Skepta)
14. There’s No End
Jovanotti, che con Tony Allen registrò durante le sessions di "Oh, vita!", l'album del 2017, ricordò il musicista sui social con un lungo post: "Ci ha lasciato uno dei musicisti più importanti di sempre. Esiste il ritmo prima e dopo la sua invenzione condivisa con king Fela Kuti, l'afrobeat. Abbiamo suonato insieme, lui è stato fantastico con me, generoso di racconti pazzeschi sugli anni della gloria e su quelli in cui nessuno lo voleva più, poi la rinascita, diventare un mito per generazioni che continuano a scoprire il suo sound e ad attingere a quella fonte sempre freschissima di musica".