Sanremo 2021, Claudio Fasulo: "Una Academy per i giovani che duri tutto l'anno". Buona idea: ma chi la gestirebbe?

Nella conferenza stampa dell'organizzazione del Festival di Sanremo 2021 che si è tenuta sabato 6 marzo, il vicedirettore di Rai Uno Claudio Fasulo ha auspicato la nascita di una sorta di "academy" (magari sarebbe meglio scegliere un nome in italiano, no?) che si occupi per tutto l'anno di monitorare il vasto mondo dei giovani emergenti per selezionare quelli che poi potrebbero partecipare al Festival.
Sarebbe cosa buona e giusta: io per primo sostengo da anni che una selezione fatta da una Commissione che dovrebbe (in teoria, poi chissà se lo fa davvero) ascoltare centinaia di canzoni in pochi giorni non può dare risultati apprezzabili in termini di serietà e attendibilità delle valutazioni (soprattutto se lo fa selezionando in base a brani già registrati ascoltati in MP3 - una valutazione dal vivo sarebbe essenziale, e non andrebbe riservata solo a un ristretto numero di preselezionati).
Però, come sempre, bisogna vedere a chi verrebbe affidata la gestione di questa "academy".
Perché se ad occuparsene fossero i "soliti noti" - i soliti Gianmarco Mazzi, Leonardo De Angelis, Massimo Martelli, per non fare nomi - allora non ci sarebbe quel segno di discontinuità che invece sarebbe importante assicurare a un'iniziativa (benemerita) come quella ventilata.
"Chiedo per un amico", come è di moda dire; ma lo chiedo anche per me e per Gianpiero Alloisio (che da anni ci occupiamo di promuovere i giovani autori attraverso Genova per Voi, e abbiamo "regalato" alla scena musicale contemporanea autori come Federica Abbate, Emanuele Dabbono, Willie Peyote, Alessandro La Cava). Una "academy", o come diavolo si chiamasse, dovrebbe preoccuparsi non solo di giovani interpreti, ma anche di giovani autori. E sarebbe gran tempo che a scrivere le canzoni che i Giovani portano in gara al Festival fossero autori altrettanto giovani, perché anche gli autori giovani hanno gran bisogno di una possibilità per mettersi in luce.
Lo scrivo oggi a caldo, prima di sentirmi rispondere "bella idea, ci pensiamo per il prossimo anno". Pensateci subito, magari. Grazie.
Franco Zanetti