TikTok, Biden sospende la vendita a Oracle e Walmart

E’ stata messa su un binario morto l’ultima campagna intrapresa dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump prima della fine - movimentata - del suo mandato: la cessione delle operatività di TikTok in USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda a un’azienda americana - indispensabile, secondo il tycoon, per preservare la “sicurezza nazionale”, battendo la società madre della piattaforma, ByteDance, bandiera cinese - è stata sospesa a tempo indeterminato dal nuovo inquilino della Casa Bianca, Joe Biden.
L’attuale amministrazione ha fatto sapere di voler riesaminare l’intero dossier che aveva portato all’aut aut imposto da Trump, che - in caso di mancato buon fine della cessione - avrebbe bandito la app su tutto il territorio americano.
L’iniziativa intrapresa dall’ex presidente americano, nonostante il clamore suscitato lo scorso autunno, pareva essere stata disinnescata già prima dell’avvicendamento nello Studio Ovale di questo gennaio: benché a fine settembre la trattativa con Oracle e Walmart fosse giunta a una fase di stanca, la corsa verso il blocco in caso di mancata cessione fu fermato in un primo momento il 28 settembre, e - successivamente - a fine ottobre. Una sorta di anticipazione della resa si manifestò a metà novembre, quando il Dipartimento del Commercio Americano annunciò la cancellazione del bando nei confronti della piattaforma.