USA, studio RIAA: l’industria musicale vale 170 miliardi di dollari

La Recording Industry Association of America, l’associazione di categoria che raggruppa i principali esponenti dell’industria discografica statunitense, ha commissionato uno studio alla società di ricerca Economists Incorporated riguardante l’effettivo valore del settore nell’economia americana. Stando ai risultati dell’indagine, nel 2018 il comparto contribuiva al prodotto interno lordo USA per 170 miliardi di dollari, dando lavoro a due milioni e mezzo di persone in tutto il paese.
Il dato, di per sé, può essere considerato più che soddisfacente: secondo la ricerca il valore del comparto è cresciuto in quattro anni del 14,8%, rispetto ai 148 miliardi registrati nel 2015. A beneficiarne è stato anche l’indotto, perché - stando a quanto rilevato - per ogni dollaro di entrate dirette a beneficio dell'industria musicale USA vengono generati altri 50 centesimi che vanno ad alimentare un settore adiacente. Dati ancora più aggiornati svelano come le sole esportazioni, nel 2019, abbiano riversato nel mercato americano 9,08 miliardi di dollari.
Lo studio, hanno commentato diversi osservatori locali, può senza dubbio avere una valenza politica: riferendosi a un periodo precedente alla pandemia da Covid-19 l’indagine, grazie ai dati riportati, potrebbe essere utilizzato per fare pressione sul governo statunitense per alzare in termini finanziari il livello del provvedimenti di sostegno da attivare a beneficio del comparto.