Vasco Rossi, la storia di "Dimentichiamoci questa città"

Dimentichiamoci questa città (musica e testo: Vasco Rossi)
Testo lieve, pensato anche in omaggio alla musica di Lou Reed e soprattutto più che provocatorio, centrato energicamente e goliardicamente sull’esaltazione del leggendario slogan “sesso e rock’n’roll”. “Dimentichiamoci questa città, amiamoci!... Rivestiamoci!... Dimentichiamoci il freddo che fa e divertiamoci!”.
"Dimentichiamoci questa città" è più che altro una delle ultime canzoni immature di Vasco Rossi, un inno alla ribellione del sesso che fa coincidere la via d’uscita dalle difficoltà del vivere col chiudersi in una stanza a fare l’amore, senz’altro in linea con l’età di Vasco nel 1981.
Nonostante l’intrigante scrittura, fatta però più di evocazioni che non di immagini nitide, rimane una canzone lontana sia dal centro poetico del Blasco d’autore sia dal suo nuovo lato rock. Grazie però alla sua tosta, e in fondo innocua, furia di chitarra-basso-batteria, riesce a passare in RAI e a diventare un videoclip dell’artista.
Riguardo alla TV, bisogna dire però che con questa canzone Vasco rischia di dare ragione a Salvalaggio; infatti, reinvitato a "Domenica in", propone il pezzo dal Motor Show di Bologna, prima su moto con la band e poi in un live fittizio. Il collegamento viene interrotto per “problemi tecnici”, che in realtà mascherano la scarsa lucidità del Blasco.
I testi sono tratti dal libro di Andrea Pedrinelli “Vasco Rossi, la storia dietro le canzoni”, pubblicato da Giunti, per gentile concessione dell’autore e dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di Vasco Rossi.
