Sony Music, nel 2020 entrate per 4,5 miliardi di dollari

Anche Sony Music, oltre a Warner, può affermare di non essere stata toccata - dal punto di vista economico - dall’emergenza sanitaria globale: comunicando ai mercati l’ultimo trimestrale del 2020 il gruppo controllato dalla multinazionale giapponese ha fatto sapere di essere cresciuto dell’8,1% nel corso degli ultimi dodici mesi, arrivando ad accumulare entrate per 4,51 miliardi di dollari, più della metà dei quali - 2,87, per la precisione - sono stati generati dallo streaming.
Sorprendentemente anche il formato fisico, il cui trend discendente era stato ulteriormente aggravato dalla pandemia, ha dato soddisfazione alla società guidata da Rob Stringer: gli 803 milioni fruttati dal settore nel 2019 nel 2020 sono saliti a 898 milioni, grazie anche alla pubblicazione tanto di nuovi titoli di artisti legacy come AC/DC (“Power Up”) e Bruce Springsteen (“Letter to You”), quanto di artisti più vicini al pubblico giovane come 21 Savage (“Savage Mode II”) e Miley Cyrus (“Plastic Heart”).
Anche la divisione legata alle edizioni, la Sony ATV, ha fatto segnare un’ottima prestazione: con una crescita su base annua del 69,2% il ramo publishing del gruppo ha generato 621,8 milioni di dollari nel solo quarto trimestre del 2020.