Esterina, l’indie rock che non si arrende

In un’estate senza grandi concerti e raduni a causa della pandemia, la band Esterina (nella foto di Antonio Viscido) non ha piegato il capo davanti alle difficoltà e ha realizzato un nuovo format. Sono nati così “I Concerti di Rietto”: nove eventi musicali, tutti esauriti, che hanno avuto luogo all’aperto vicino alla sala prove della band a Massarosa, in Toscana. Una stalla di fine Ottocento, un campo strappato al canneto palustre, il pubblico seduto su balle di fieno distanziate: un luogo magico in cui la musica è tornata a vibrare. Da questa esperienza è nato il documentario “Tutti i venerdì”. Qui sotto è possibile vedere suonata dal vivo “Nodata”.
Il documentario è stato girato da Red Planet Production e prodotto dalla stessa band e Curaro Dischi e ripercorre le motivazioni, la semplicità, la resistenza, l’epopea e la bellezza rappresentata da “I Concerti di Rietto”. Un tentativo microscopico, ma monumentale per non arrendersi all’evidenza. Il gruppo versiliese ha deciso di organizzare una tournée "impossibile", imbastendo un microfestival fuori dalla loro sala prove. Un pubblico contingentato di 50 persone, opportunamente distanziato su delle presse di fieno poteva accedere alla venue grazie a un sistema di prenotazione online sul sito esterina.it, ascoltare il concerto “elettrico” della band e sostare per un paio d’ore nella calma della campagna toscana.
Il progetto finale contiene, in scaletta, “La mia ragazza”, una canzone inedita scritta e registrata come colonna sonora del documentario. Dieci anni di musica con quattro album all’attivo e un quinto in arrivo, tutti prodotti a partire dalla contaminazione e dall’isolamento di quella provincia italiana stretta tra le colline e il mare della costa toscana. La lontananza dai grandi centri di propagazione dei circuiti mainstream o indie, la passione per la musica nuova e per la parola cantata: questi sono gli Esterina, raccontati attraverso il documentario. La versione completa è su YouTube.
Attivo dal 2008, il gruppo è formato da Fabio Angeli, cantante, chitarrista e autore, Massimiliano Grasso, piano, tastiere ed elettronica, Giovanni Bianchini alla batteria, Daniele Pacini al basso e Luca Giometti, chitarra, tastiere ed elettronica. Il sound del gruppo è molto intenso, con sfumature rock a volte tendente al noise e al post-rock. Le canzoni sono caratterizzate da testi legati alle tradizioni e ai ricordi della terra e della sua gente, sono in italiano. Nel corso della carriera, il gruppo ha aperto concerti di Neil Young e di Vasco Rossi, oltre ad aver inciso diversi dischi. L’ultimo, il quarto, “Canzoni per essere umani”, è uscito nel 2018. È stato mixato da Gareth Jones, esperto produttore di band come Depeche Mode, Interpol, Mogwai, ma anche Nick Cave, Grizzly Bear e Yann Tiersen.