Sanremo: ecco esattamente tutti i dettagli su cui il Covid impatta, e cinque scenari possibili (2 / 9)
Sanremo senza covid funziona così
Dal punto di vista di gestione della folla, l’area più critica durante il festival di Sanremo è quella che interessa il teatro Ariston e le sue adiacenze, ovvero via Matteotti e piazza Cristoforo Colombo.
Partiamo dal Teatro Ariston: la capienza della sala, durante il festival, viene ridotta da 2000 a 1200 posti per fare spazio al palco, che - oltre ai presentatori, agli ospiti e agli artisti in gara - deve accogliere l’orchestra, composta da 32 elementi.
Gli artisti, prima di presentarsi sotto i riflettori, passano dalla green room, spazio posto a piano seminterrato dello stabile dal quale passano, oltre a band e cantanti, anche entourage, autori, truccatori, tecnici e lo staff Rai, che presidia con una rappresentanza di suoi giornalisti i dietro le quinte.
All’ultimo piano dello stabile è presente la sala stampa, che ospita gli inviati delle testate ammesse al “roof” dell’Ariston. Nel 2020 al Festival vennero accreditati complessivamente 1271 operatori dell’informazione tra giornalisti, fotografi, cameraman e operatori radiofonici: alla sala stampa dell’Ariston vennero ammessi 533 giornalisti di 269 testate, oltre a 104 fotografi, ai quali si aggiunsero gli addetti stampa delle etichette e dei concorrenti.
Nello stesso spazio, poi, è presente un punto ristoro, presidiato da una decina di addetti (presenti a turno). Al roof del teatro Ariston si accede con due ascensori dalla capienza di sei persone l’uno - manovrati da due hostess - o con una rampa di scale da sette piani, quest’ultima solitamente molto poco utilizzata. In sala stampa i giornalisti sono disposti su banconi - due laterali, da sei posti l’uno, e una centrale da dieci posti - sistemati in una ventina di file, contando da quella più vicina al palco da dove si tengono gli interventi di presentatori, ospiti e dirigenti RAI, al fondo della sala.