Lauryn Hill contro i discografici: "Volevano sabotarmi, non mi hanno aiutata"

"The miseducation of Lauryn Hill" è un disco sacro, per gli amanti dell'r&b e del soul contemporaneo.
Uscito nell'estate del 1998, l'album fu il primo pubblicato dalla cantautrice statunitense dopo lo scioglimento dei Fugees, il gruppo con il quale, grazie all'album "The Score" (contenente la cover di "Killing me softly" di Roberta Flack), scalò le classifiche internazionali: una mischela di hop hop, soul, r&b e reggae che vendette circa 20 milioni di copie in tutto il mondo, conquistando la prima posizione della classifica di vendita americana e di quella britannica e ottenendo, ai Grammy Awards del 1999, ben dieci candidature, vincendo cinque statuette. Se si esclude il live "MTV Unplugged No. 2.0" del 2002, "The miseducation of Lauryn Hill" fu però non solo il primo, ma anche l'unico disco di inediti pubblicato dalla cantautrice. Che intervistata dall'edizione statunitense di "Rolling Stone" -non si concede così facilmente - ha fatto sapere a distanza di più di vent'anni dall'uscita dell'album:.
"La cosa assurda è che nessuno dell'etichetta mi ha mai chiamato per chiedermi in che modo potesse aiutarmi a fare un album. Mai, mai. Lo ripeto: mai. Con 'Miseducation' fui libera di esplorare, sperimentare, ebbi libertà di espressione totale. Poi dopo la registrazione del disco dovetti affrontare una serie di sfide".
Lauryn Hill sostiene di aver dovuto fare i conti con chi voleva metterle i bastoni tra le ruote, per motivi non meglio specificati:
"C'erano sabotatori ovunque".
Proprio lo scorso settembre "Rolling Stone" ha incoronato "The miseducation of Lauryn Hill" come il miglior album rap della storia. In questi anni, pur non pubblicando nuovi dischi, Lauryn Hill ha comunque continuato ad esibirsi dal vivo. Lo scorso marzo aveva pure annunciato una data in Italia in programma per l'estate 2020, a Roma, poi sospesa a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19.